BLUEPRINT TOKYO - Cinema Sounds

16.11.2022

Ogni artista, nel momento in cui crea qualcosa, ha davanti a sé una responsabilità immensa: permettere che le persone riescano sempre a trovare un pizzico di sé dentro le loro opere.

Una sfida che i Blueprint Tokyo hanno raccolto con gioia, regalandoci un album in pieno stile indie rock con musicalità morbide ed estremamente personali.

La band, di Oklahoma City, si impone sulla scena con il sapore di un nuovo inizio. La salute mentale e l'assistenza sanitaria sono diventate una causa importante per la band dopo che il frontman della band, Kevin Dawson, ha dovuto affrontare problemi di salute imprevisti. I Blueprint Tokyo hanno superato queste sfide e sono usciti più forti che mai con un suono rinvigorito, incredibilmente sano, pronto ad affrontare la scena musicale con un EP indimenticabile: Cinema Sound.

In appena dieci minuti di ascolto ( l'album si compone di tre brani soli ) veniamo trasportati all'interno di un vero e proprio viaggio musicale, dove l'essere umani è una continua scoperta.

E' Dawson stesso a dirci che la vita è piena di alti e bassi, ma dobbiamo essere noi ad apprezzarne tutti i lati senza mai smettere di essere veri con noi stessi" ed è con questa genuinità che aprono le porte al loro lavoro con il primo brano: Say Anything.

Una perfetta introduzione al loro lavoro, un manifesto della loro musica che può apparire a tinte oscure ma piena di raggi di sole: una dicotomia simile a quella dello Yin e dello Yang, che trasmettono sia una sottile paura che la calda e luminosa speranza che ci circonda ogni giorno nella nostra vita. L'utilizzo del sintetizzatore si sposa alla perfezione con i riff di chitarra e con la batteria che riescono a unirsi in una canzone unica da ripetere ancora e ancora.


LaRusso abbandona le tinte scure del primo brano, con un intro decisamente più ritmata e accattivante ma che nasconde una sensazione agrodolce tipica dei momenti che passiamo a ripensare ai ricordi con una certa nostalgia. La voce di Dwason è un inno a una storia dolce ma che ha lasciato una ferita profonda, accompagnata dall'abilità musicale di Andy Hale, perfettamente in grado di seguirla in questo viaggio dolce e amaro, come un caffè bollente in una mattina d'autunno.

Sailor Girl chiude in bellezza come un brano decisamente più movimentato: la sensazione è quello di correre a perdifiato, senza pensieri, con una scarica d'adrenalina in corpo che ci blocca qualsiasi pensiero negativo. Tutto ciò che ci interessa è continuare a muoverci, deliziati dalla presenza degli strumenti a fiato che aggiungono una sonorità jazz assolutamente inedita e originale.

Alla fine del nostro viaggio d'ascolto di Cinema Sound, ci si rende conto che questo EP ha una narrazione emotiva difficile da descrivere: è un viaggio a tutti gli effetti tra passato e futuro. Noi del resto non vediamo l'ora di farci guidare al più presto verso un'altra avventura dai Blueprint Tokyo.