BLUE SHIRT CHARLIE - Shelter
Ogni giorno ci alziamo e sappiamo che trascorreranno diverse ora prima di poter tornare a casa tra le persone che amiamo o, più semplicemente, al conforto dato dalle rassicuranti mura domestiche. Il mondo è una giungla in cui bisogna lottare quotidianamente per preservare la nostra salute mentale, minata da relazioni conflittuali, il traffico, le bollette da pagare e tutti quegli aspetti che una società "civile" ha da offrire allo sventurato che varca la soglia di casa.
In questo piacevole contesto emotivo veniamo costantemente bombardati da notizie su notizie che gettano ulteriore panico con i quotidiani allarmi su guerre, economie al collasso, pandemia e cronaca nera locale. L'effetto capanna generato dall'epidemia di Covid è diventato quasi un mantra esistenziale per sottrarsi alla vita che non manca mai di sconvolgere i nostri piani con le sue crudeli ed imprevedibili dinamiche.
La band Blue Shirt Charlie con il suo singolo di debutto intitolato Shelter (traducibile con rifugio) ci regala una canzone che affronta con toni leggeri il pesante tema della necessità di un rifugio, un luogo sicuro in cui poter proteggersi dalle avversità del quotidiano.
La band americana è dedita ad un genuino Alt-Country e il pezzo appena rilasciato ci colpisce per la sua energia positiva che a dispetto della serietà dell'argomento trattato sa infondere speranza attraverso le sue buone vibrazioni.
Il riff che apre il brano marcia dritto e fiero accompagnato dalla batteria che scandisce il tempo in maniera maestosa. La voce del cantante è profonda e calda, magnetica nel suo timbro che incarna il fascino della musica country. Le strofe sono molto orecchiabili e fanno leva su una melodia che entra facilmente in testa.
L'alternanza di versi e riff crea un binomio vincente in cui il ritornello (eseguito su un tempo rallentato) costituisce la fine di un ciclo semantico. Come abbiamo già accennato ironicamente all'inizio di questo articolo, la canzone parla in realtà delle tragedie che avvengono quotidianamente nel mondo e a cui non è possibile opporsi.
Il sound di questo pezzo oscilla tra il già nominato country e una certa vena alternative rock che impreziosisce la proposta musicale della band. La seconda metà della canzone è caratterizzata da un'interessante variazione strumentale che ci riconduce al ritornello che in questo caso viene cantato sui suoni aperti del riff iniziale.
Questo procedimento compositivo sembra conferire alle parole una rinnovata fiducia e un nuovo senso di speranza. La ripetizione ad oltranza, fino alla fine del brano, di questa nuova veste del ritornello sembra incoraggiare l'ascoltatore, confortandolo con le note di questa canzone che continuano a risuonare nella nostra testa anche a pezzo terminato.