BLOMQVIST & MATTJUS - Right On Time
Quando guardiamo i video dei concerti delle band rock più famose rimaniamo affascinati dal carisma di quei musicisti straordinari che riescono a magnetizzare su loro l'attenzione di legioni di fans che accorrono a migliaia alle esibizioni dal vivo del gruppo.
Ai nostri occhi appaiono come divinità che non hanno nulla in comune con l'uomo medio. In realtà quella rockstar che adoriamo ha cominciato dal nulla, è stato anche lui un adolescente mingherlino e brufoloso che si è innamorato del rock da piccolo e che ci ha creduto fino in fondo.
Quella per il rock è una passione che si impossessa di noi da giovani e non ci abbandona mai. Non importa se non si diventa delle mostruose ciclopiche star, è lo spirito quello che conta, quell'amore che ci ha ipnotizzato una volta e che ci ha cambiato per sempre.
Il ricordo di come ci si è appassionati al mondo del rock e delle fantastiche esperienze vissute inseguendo quel sogno di gloria sono il tema di cui parla l'ultimo singolo del duo acustico Blomqvist & Mattjus intitolato Right On Time. In questa coinvolgente canzone viene raccontata la storia di una giovinezza stravolta dall'incredibile scoperta del rock'n'roll e di tutto quello che ne è seguito. Una magia scoperta in gioventù in grado di plasmare l'anima di una persona.
Il brano che stiamo ascoltando è un vero e proprio inno al Rock e alla vita On The Road. La traccia inizia con un accattivante arpeggio di chitarra acustica che ci appare nostalgico e fiero. Dopo questa sezione comincia il cantato che mette subito in chiaro le cose: It started in the cradle, ossia "è cominciato quando si era ancora nella culla".
La calda e roca voce del cantante interpreta questo brano in maniera intensa e con grande trasporto. Il testo narra la storia di come nasce l'amore per lo stile di vita del rocker e di quello che la scelta di suonare una chitarra può regalare. Girare il mondo, conoscere gente nuova e nuovi luoghi, fare esperienze, in poche parole vivere. La ritmica di chitarra è energica ed il ritornello è maledettamente orecchiabile. Se dovessimo definire con un vocabolo lo spirito di questo brano useremmo la parola orgoglio.
C'è un leggero strato di malinconia che serpeggia tra le note di questa canzone, simile al sentimento che si prova quando dopo un'esibizione le luci si spengono e tutto è silenzioso dentro di noi fino al concerto successivo. La scelta del rock porta con sé anche questo aspetto, assolutamente romantico a cui nessun musicista vorrebbe mai rinunciare anche se doloroso.
Dopo il secondo ritornello la strofa viene sostituita da una sezione strumentale in cui assistiamo ad un ottimo solo di chitarra acustica. Il ritornello finale chiude magistralmente questa traccia che ci fa pensare al ricordo della nostra esperienza con il mondo della musica e che ci fa capire che è stata la scelta giusta da fare, perché ci ha reso persone incredibilmente ricche dentro anche e soprattutto se non abbiamo sfondato.