BLACKIEBLUEBIRD - Grace & Gravity

28.09.2023

Esiste un momento della giornata che ha in sé qualcosa di magico e misterioso che si ripete da sempre uguale a sé stesso e completamente diverso allo stesso tempo. Stiamo parlando di quei pochi minuti che intercorrono tra il crepuscolo e l'imminente oscuramento della sera. Il sole non è ancora completamente tramontato e la notte non è ancora scesa.

C'è un bagliore tenue, ma intenso che colora di mistica attesa l'atmosfera dandoci l'impressione che qualcosa di incredibile stia per accadere. In quei pochi secondi veniamo irradiati da una luce che ha del soprannaturale e che riempie i nostri occhi con il suo affascinate insiemi di colori che tinge il cielo con le sue tinte mozzafiato.

Le immagini evocate nell'introduzione di questo articolo sono apparse come in un sogno nella nostra mente ascoltando l'ultimo disco dei BlackieBlueBird intitolato Grace & Gravity. In questa raccolta di dieci brani il duo artistico costituito da Heidi Lindahl e Nils Lassen ci consegna un'opera affascinante e seducente che ci immerge in un'atmosfera sognante in grado di precipitarci in un indecifrabile stato emotivo in bilico tra fascinazione e rimpianto.

L'album ha il suono intenso dei colori del tramonto che annunciano mestamente l'arrivo dell'oscurità. Il brano che apre il disco è The Morning After che presenta già le caratteristiche espressive dell'intera opera: un gusto agrodolce di malinconica misto a disilluso romanticismo. Mesmerized è il secondo brano che ci viene proposto. In questo episodio scorgiamo un leggero velo di ottimismo che sembra mitigare in piccola parte le vibrazioni tormentate del brano.

Le melodie di questo album ci trasmettono il desiderio di abbandonarci al nostro destino con serena rassegnazione come in The Love We Once Knew che ci abbraccia con un tocco vintage carico di nostalgia. Con Mamachild siamo accolti da un ritmo cadenzato e suoni pscichedelici che ci cullano come un'ambigua ninna nanna. I Can't Stop Drinking About You presenta un andamento più vivace, come una piccola parentesi di serenità in cui ci perdiamo grazie alle voluttuose armonie vocali di Heidi.

Nella successiva Oh Susanna siamo accolti dal tempo rallentato e rarefatto di un brano dream pop influenzato dalla musica country. Il nostro viaggio prosegue con Tired Hangs The Head, un brano dominato da un'insolita e drammatica energia in cui la voce sussurrata e dolce di Heidi assume toni emotivi più incisivi.

Su Boy Of A 1.000 Tears assistiamo alla messa in scena di un'ambientazione sonora insolita e affascinante, simile a quella che si respira dietro alle quinte di uno show itinerante. Con questa canzone siamo immersi in suono galleggiante che ci ricorda le evoluzioni a mezz'aria di un trapezista. Love Me Like You've Never Been Hurt è una lenta ballad intrisa di tenera passione, come un sorriso dolente che maschera una sofferenza interiore.

Il brano che chiude l'album è Snowwhite Swan. In questa canzone c'è un'atmosfera distesa che somiglia ad un abbraccio di addio elargito ad una persona che dovrà allontanarsi per un tempo indefinito e che cerchiamo di trattenere in quel contatto il più a lungo possibile.

Un album incredibilmente intenso in cui abbandonarsi ai propri pensieri.