BINOY - BoysBoysBoys
L'orientamento sessuale è spesso stato un tema tabù, nel mondo della musica e non solo. Eppure proprio tramite la musica e le canzoni diversi artisti hanno fatto coming out o comunque hanno espresso la loro voglia di essere liberi da qualsiasi condizionamento. Ne è un caso lampante "I want to break free" dei Queen, una canzone che suscitò scalpore per il testo e anche per il video in cui i membri della band apparivano in abiti femminili, che parlava principalmente di emancipazione. Ancora più esplicita la canzone "Outside" di George Michael, dove l'artista raccontava del desiderio di vivere le sue storie d'amore alla luce del sole senza nascondersi.
Tuttavia oggi è stato fatto uno step avanti: parole come gay, etero o lesbica sono etichette da appiccicare addosso alle persone proprio per catalogarle. Ma perché bisogna necessariamente catalogare le persone in base al loro orientamento sessuale? In tale contesto è nato il concetto di fluidità ed è stato coniato il termine queer, cioè una persona che non vuole dare un nome alla sua identità di genere. E, partendo da questo presupposto, il cantante Binoy ha scritto la canzone "Boys Boys Boys" dove il mondo diventa un caleidoscopio di culture e di colori.
La canzone rompe i pregiudizi e le barriere del mondo reale e trasmette una potente energia pulsante e liberatoria a ritmo di pop elettronico! Il brano inizia con la voce ipnotica e distorta di Binoy, che trascina l'ascoltare in un nuovo panorama sonoro dove si mixano diversi generi e sottogeneri musicali, dall'elettronica al reggaeton fino alla Bollywood music, contaminati dalle origini indiane dell'artista. "Boys Boys Boys" è un'immersione profonda nel mondo queer, dove si fonde l'euforia del desiderio e l'ebbrezza di essere desiderati.
A dare ancora più forza al pezzo è il video, conturbante e provocatorio, con attori queer e ballerini di colore. La canzone è una celebrazione, ma anche una dichiarazione di intenti, poiché punta i riflettori sulla comunità queer che è allo stesso tempo resiliente e radiosa.
"Boys Boys Boys" è anche un monumento all'amore moderno, una fotografia del panorama della cultura queer in costante evoluzione che vuole conquistarsi un posto al sole nella società moderna. Sullo sfondo un mondo che sta imparando ad abbracciare la bellezza della diversità, che non deve far paura ma anzi deve essere apprezzata poiché arricchisce e aiuta a vedere le cose da un'altra prospettiva.
Il brano è un brindisi alla notte, alla pista da ballo e alla libertà ritrovata, il tutto esaltato dal ritmo pesante dei bassi che fa sussultare i cuori e fa andare a mille le gambe per scatenarsi in discoteca. La fluidità è una caratteristica di Binoy non solo in relazione all'orientamento sessuale, ma anche a quello musicale.
Nel suo brando infatti salta tra diversi generi spaziando senza difficoltà dal synth pop all'elettronica fino al rock alternativo. Musicalmente parlando Binoy è un artista che non ha paura di allontanarsi dalla sua "comfort zone", ma anzi ama sperimentare e camminare su terreni mai battuti.
Binoy ha dipinto un murale della sua visione del mondo, un inno dance-pop che rende omaggio alle sue origini indiane e che ci invita a celebrare noi stessi, chiunque noi siamo, senza paure e senza pregiudizi.