BETAGEIST - Together
Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha dovuto confrontarsi con una perdita ed il conseguente lutto che consegue alla scomparsa di una persona a noi cara. Più si va avanti con gli anni e più probabile che vedremo ripetersi questa triste dinamica.
Purtroppo non sono solo i nostri genitori, anagraficamente più anziani di noi, a lasciare questo mondo prima di noi, a volte una malattia o un incidente può sopraggiungere a spezzare una vita prima del tempo, facendoci fare i conti con il concetto di morte e facendoci riconsiderare la nostra esistenza.
Chi ha subito un lutto è probabile che durante la notte sogni la persona scomparsa, che gli appare viva nel crudele realismo di quella proiezione notturna del suo inconscio.
Betageist è il progetto fantasma del produttore Kevin Heber, ingegnere del suono e produttore che si è specializzato in musica elettronica post-rock, prog, ambient e psichedelica.
L'ultimo singolo rilasciato da questo artista si chiama Togheter, un brano strumentale che attraverso i suoi suoni vuole descrivere le sensazioni di un risveglio da un sogno in cui abbiamo ricevuto la visita di una persona scomparsa.
Il brano è un'intensa esperienza sonora di otto minuti in cui si passa attraverso diversi stati emotivi. I suoni sono caratterizzati da delays e riverberi che conferiscono al pezzo un'atmosfera sospesa che descrive il mondo onirico con le sue caratteristiche ambiguità semantiche ed allegoriche.
La prima parte del brano si sviluppa attraverso delle note fluttuanti e arcane che sembrano indagare lo stato di veglia della nostra coscienza attraverso variazioni e modulazioni che descrivo l'atmosfera surreale in cui ci troviamo immersi durante il nostro sonno. Poco dopo la metà del brano ascoltiamo una voce bassa e tenebrosa che ci precipita in uno stato di tensione ed angoscia che cambia radicalmente il mood del brano, che improvvisamente assume toni cupi e minacciosi.
Nella nostra interpretazione questo è il momento del sogno in cui fa la sua comparsa la persona defunta in cui il nostro cervello realizza che chi vediamo non è più tra noi. A questo punto la nostra mente viene presa d'assalto da una vasta gamma di sentimenti che si dividono tra quelli positivi e consolatori che ci confortano per aver avuto l'occasione di rivedere la persona cara e quelli negativi per cui l'apparizione di un morto ci inquieta profondamente con il peso dell'insondabile mistero del mondo dell'aldilà.
Il brano si chiude lasciandoci sospesi in questo agitato stato emotivo, spettrale e malinconico facendo emergere in noi rimorsi per eventuali mancanze caricando di tristezza la nostra anima già minata dalla prematura dipartita di una persona a cui volevamo bene.
Questo brano rappresenta un'incredibile analisi psicologica che riesce ad indagare la nostra paura dell'ignoto con sorprendente realismo.