BAD BUBBLE - In Whatever

20.11.2023

La musica è stata sempre utilizzata come valvola di sfogo per l'uomo, che sublima i suoi dolori e la sua infelicità attraverso le dolci suggestioni delle note e degli accordi. Quando qualcosa di brutto ci accade cerchiamo conforto nella musica per dare un senso e un aspetto a quelle emozioni che ci travolgono come un fiume in piena. 

Se chiudiamo gli occhi e ci gettiamo in quel flusso sonoro riusciamo a concentrarci su quel dolore che diventa parte attiva nel processo di guarigione. Abbandonarsi alla musica per tirare fuori quello che ci fa soffrire ed elaborare quanto accaduto anche se servirà forza e molto tempo.

Le parole in apertura di questo articolo sono ispirate alla bellissime melodie del progetto musicale Bad Bubble che con il suo ultimo singolo intitolato In Whatever ci offre un brano intimo e introspettivo attraverso cui l'artista cerca di superare i traumi del passato trasformandoli in forme d'arte. E' proprio in seguito alla perdita della figlia che è iniziato il viaggio musicale di Bad Bubble che ha trovato nella musica una forma di catarsi.

Il brano si apre improvvisamente, senza preamboli. Dal primo secondo ci troviamo immersi in un'atmosfera sospesa e rarefatta in cui la voce si dispiega malinconica su un tema di pianoforte esposto con una sicurezza formale che sottintende un forte dolore emotivo.

Queste bellissime note sono accompagnate da percussioni elettroniche e synth che si fondono ai suoni organici del pezzo per creare una dimensione intermedia che separa metaforicamente il cuore dalla ragione. La melodia della voce, accattivante e sincera, ci ricorda quella sofferta poeticità di alcune ballad grunge che mescolano una narrazione intima e introspettiva con i toni acidi generati da un passato che ha segnato l'esistenza indelebilmente.

L'arrangiamento, estremamente curato, dosa sapientemente i toni caldi ad opera degli intrecci vocali con il sound minimale e freddo degli elementi elettronici che intervengono come a gettare un velo per nascondere un'incontenibile emotività ferita. Il sound del pezzo è immenso, meraviglioso e toccante.

La narrazione procede con piccole pause asimmetriche nella linea vocale che sembrano fuoriuscire a fatica dalla bocca, quasi smorzate nell'emissione da un eccessiva elaborazione mentale delle parole da scegliere. I vocalizzi e le note lunghe si alternano come ad offrire al cuore il tempo necessario per riprendere fiato e terminare il discorso mantenendo un dignitoso contegno.

Le melodie sembrano gravitare intorno all'ascoltatore che diventa confidente e testimone involontario di una storia immaginaria che sarebbe stata possibile se il destino non avesse scelto diversamente.

Un pezzo magnificamente coinvolgente.