ARI JOSHUA - Help On the Way

Nello sconfinato mondo del rock esistono brani che sono permeati da un'aura misteriosa che rimane scolpita nel tempo come una scritta su un muro di granito a cui non basta l'eternità per essere cancellata. Ascoltando quelle canzoni veniamo colti da un brivido che ci percorre la schiena che ci fa provare un sentimento molto vicino al concetto di sublime nel Romanticismo.

Rimaniamo a bocca aperta davanti a quella perfezione senza tempo che si concretizza davanti i nostri occhi attraverso suoni e ritmi che si corrispondono in maniera così naturale. Le note rimangono aggrappate nell'aria e sembra quasi che se allungassimo le mani potremmo riuscire a toccarle.

Le parole di ammirazione che hanno aperto questo articolo sono riferite al brano Help On The Way di Jerry Garcia e Robert Hunter che viene omaggiato nell'ultimo singolo del chitarrista Ari Joshua che ne esegue una cover a dir poco grandiosa. La band che affianca il chitarrista in questo brano è costituita da John Morgan Kimock alla batteria, Andy Hess al basso e Eden Ladin alle tastiere. Il fascino arcano del brano originale viene mantenuto in tutta la sua grandezza attraverso un tributo appassionato e sentito.

Il brano inizia in modo etereo, quasi mistico. Una rullata pressata sui timpani ci conduce in un ambiente psichedelico pieno di suoni riprodotti al contrario e delay. In questo contesto sospeso ascoltiamo la chitarra di Ari che esegue delle note stoppate e da lì parte il ritmo.

La voce entra in scena morbida e profonda intonando la melodia originale. Il brano ha una spiccata vena ritmica giocata tra il funky, il rock ed il jazz. Il sound del pezzo pur presentando sonorità moderne rimane comunque nell'intenzione e nel feeling estremamente vicino all'originale.

L'atmosfera del pezzo è pazzesca e le immagini astratte e simboliche del testo conferiscono uno spessore emotivo addizionale. I musicisti in azione sono strepitosi ed offrono una loro personale interpretazione al brano grazie alle intuizioni in sede di improvvisazione. C'è un feeling molto intenso che fa apparire la canzone come una fluida rappresentazione delle singole sensibilità delle personalità coinvolte.

Percepiamo l'immortale perfezione del rock anni '70 che viene qui riprodotta in tutta la sua pulsante vivacità. E' un pezzo eseguito con enorme rispetto che aggiorna e riporta alla luce un pezzo stellare. La traccia scorre con la stessa naturalezza di un corso d'acqua. Chiudendo gli occhi ci abbandoniamo a quei dialoghi tra gli strumenti che sembrano frasi e parole scambiate tra entità facenti parte di un mondo soprannaturale di cui non riusciamo a compenetrarne i segreti.

Siamo totalmente affascinati da questa versione che sortisce su noi lo stesso sentimento di stupore e di ammirazione dell'originale. E anche in questo brano si percepisce la personalità eclettica dell'autore che oltre ad essere un bravissimo musicista ha anche un negozio e un marchio di moda, fa donazioni per buone cause, ed ha una scuola di musica che offre lezioni online.

Un motivo in più per ascoltare e seguire questo autore!