ANTONY ALEXANDER - I Ain’t Coming Back

04.03.2023

Arriva per tutti il momento in cui l'insofferenza e la stanchezza ci fa dire dire basta e ci fa dare un taglio alle cose. Che si tratti di un lavoro che non ci soddisfa o di una relazione che è tragicamente arrivata al capolinea, il senso di liberazione che si prova quando ci si distacca da qualcosa di nocivo è incredibilmente appagante. 

Una separazione così netta da qualcosa non viene mai raggiunta gradualmente, accade sempre all'improvviso e solitamente ha un carattere di non reversibilità. Finalmente si tagliano i ponti con quell'esperienza disastrosa e si può finalmente cominciare e gettare le basi per costruire un futuro migliore per noi.

L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo del produttore inglese Antony Alexander intitolato I Ain't Coming Back, un ottimo pezzo di musica elettronica che parla della decisione di staccarsi da una relazione tossica per preservare il nostro futuro.

Il brano che stiamo analizzando si presenta come una riuscita mistura di synth-pop e sonorità che si ispirano agli anni '80. In questo episodio decide di delegare il compito di cantastorie ad una suadente voce femminile che interpreta il racconto con entusiasmo ed energia. Come abbiamo già detto il tema principale della canzone tratta di una presa di coscienza e della conseguente decisione della protagonista di allontanarsi da una storia pericolosa che è arrivata alla fine.

La voce della cantante è perfetta in questo contesto, sembra infatti voler ricalcare la vocalità tipica della musica elettronica degli anni '80. Il timbro è squillante, euforico e solare e riesce a calarsi perfettamente nel mood del pezzo. 


Il ritmo pulsante del brano è assecondato dalle tastiere che riescono a creare un tappeto sonoro dinamico e trascinante. Tutto il tessuto musicale del brano sembra sostenere l'emotività della canzone che tende ad esaltare il messaggio positivo del testo.

Il brano è corredato da un video promozionale che si muove nella stessa direzione interpretativa, assecondando così l'aspetto liberatorio a cui fa riferimento la canzone. Le immagini della clip, che mostrano la soggettiva di un'auto in movimento, sono luminose e ritraggono prati e tramonti, cieli azzurri e nuvole che sembrano aspettare soltanto che la protagonista arrivi a destinazione per abbracciarla.

La fuga senza ritorno raccontata nelle liriche del pezzo non vuole assolutamente essere interpretata come un atto di codardia, al contrario. La protagonista della canzone effettua una scelta difficile e dolorosa, ma assolutamente necessaria.

Alla luce di queste considerazioni possiamo considerare questo pezzo come un brano terapeutico, che può ispirare persone nella stessa situazione a cambiare vita e decidere così di iniziare a guarire.