ANTHONY PITTMAN - Normal.
Ci sono alcuni album musicali che sono dotati di una forza espressiva particolarmente intensa in grado di coinvolgerci ad un livello emotivo molto profondo. Quando ascoltiamo un disco che rispecchi questa caratteristica ci sentiamo come rapiti e non possiamo fare altro che sentirlo dall'inizio alla fine soltanto per far ripartire il lettore dalla prima traccia e ripetere l'esperienza.
Non riusciamo a capire esattamente cosa sia che ci abbia colpito in modo così forte. In alcuni casi è la voce che interpreta i brani a risultare particolarmente magnetica, altre volte è l'originalità dei suoni e altre ancora i ritmi e le vibrazioni di fondo. Esistono poi alcuni casi invece in cui tutti questi elementi convergono in un'opera sola e allora sappiamo per certo che abbiamo tra le mani un album di grandissimo valore.
L'album Normal di Anthony Pittman è senza dubbio uno di questi casi. Nelle undici canzoni che compongono il disco siamo letteralmente sbalorditi dall'indiscutibile talento musicale di questo giovane artista che alla tenere età di diciassette anni ha già raggiunto un grado di maturità artistica altissimo. Ad Anthony è stato diagnosticato l'ADHA quando aveva sei anni, ma invece di farsi limitare da questo disturbo ha saputo far emergere il suo innato talento per la musica diventando, produttore, cantante e songwriter. L'artista è anche attivista per la sensibilizzazione, l'accettazione e la comprensione delle difficoltà di chi come lui soffre di questo disturbo.
L'intero disco è un viaggio attraverso la creatività di Antonhy che ci conduce con le sue note in un universo dominato da una grande energia. Il primo brano si intitola This Is The Beginnig ed è il perfetto inizio per questo album. Questa prima canzone è una breve intro di circa un minuto di durata, epica e spaziale. La voce di Antonhy disegna una stupenda armonia che sembra invitarci all'ascolto della sua storia.
Il sound dell'album è incredibilmente vario ed originale. Una sapiente miscela di hip-hop, R&B, Dream-pop elementi elettronici e incursioni dal gusto rock. Il timbro della voce è caldo e appassionato e la sua interpretazione mette in evidenza una sensibilità artistica viva e vibrante. E' riscontrabile in tutto l'album una spinta propulsiva in avanti e un'attenzione per i dettagli davvero notevole. I brani hanno un suono futuristico che si discosta enormemente da tutte le produzioni più commerciali pur mantenendo un'attrattiva non indifferente. La loro struttura si configura come il risultato di una ricerca stilistica accurata e minuziosa.
Una menzione particolare è obbligatoria per quello che riguarda le melodie della voce, mai scontate e che spesso sfociano in stupende armonizzazioni vocali. Anche gli arrangiamenti sono influenzati della personalità eclettica del loro autore mettendo in evidenza delle intuizioni armoniche di grande effetto che aumentano il livello qualitativo dell'opera. Il disco si chiude con il brano Final Thoughts, uno stupendo brano di vibrante sentimento con cui il cantante si congeda dal suo pubblico.
Siamo sicuri che il crescente successo di questo artista lo porterà nei prossimi anni davvero molto, molto in alto.