ANIMATE - Unbound

01.10.2022

"È il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.

"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."

"Io sono responsabile della mia rosa...." ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

"Unbound" è l'ultimo singolo pubblicato dall'artista italiano Luigi Surdo (in arte Animate). Le due precedenti canzoni di Animate, "Tomorrowland" e "Filling Your Void" hanno avuto sonorità decisamente rock (influenzato dagli artisti che sono stati importanti nella sua crescita artistica, con molta musica rock pesante quando suonava la chitarra ma anche Paul Simon, Lou Reed o Van Morrison, e anche sono De André e Battiato di cui rimpiange molto la scomparsa per il panorama italiano); mentre con "Unbound" si assiste a un cambio di umore e un arrangiamento acustico più essenziale. La canzone ha un'atmosfera indie folk, minimalista, molto più intima e delicata.

La prima cosa che si nota nel video è proprio la rosa sotto una campana nell'artwork della canzone (tutto inizia e finisce con la rosa sotto la campana di vetro, un elemento importante e simbolico anche per trasmettere il reale significato dell'opera). 

Il riferimento alla famosa rosa dell'immortale romanzo "Il Piccolo Principe" dell'autore e pilota francese Antoine de Saint-Exupéry è immediato e strappa immediatamente un sorriso e una fitta di serena nostalgia, come per tutte le cose dolci e lievi che riguardano l'infanzia e che ci restano ancorate dentro per poter leggere con altri strumenti ciò che ci capita nella vita. 

Il video è di una bellezza veramente rara e preziosa, accarezza la nostra vista e ci colma gli occhi di immagini grandiose. Fra le altre persone che hanno contribuito a questa bellissima canzone, ci sono: le chitarre elettriche di Marco Dima, la registrazione fatta al CS Scattered Studio, le tracce inviate a Francesco Scauzillo di "The Basement Studio" ad Avellino che ha mixato e masterizzato la canzone.


Il brano ha una piacevole progressione di accordi con la chitarra acustica come principale e praticamente unico strumento ritmico presente. Successivamente, sentiamo un delicato assolo di chitarra elettrica che conferisce il giusto mood e un fraseggio veramente perfetto per la canzone, con un tono estremamente dolce.

L'aura che circonda il brano è gioiosa, luminosa, con una sottile malinconia nella canzone che trasuda cose buone e belle dal testo. Inizialmente sembra che la canzone parli di come trovare il proprio posto nel mondo e andare oltre le probabilità per poter affrontare il mondo insieme.

A uno sguardo più approfondito scopriamo però che in questa evenienza rischia di farci perdere opportunità e accumulare rimpianti e che dobbiamo lasciare che le persone vadano avanti.

Riguardo al significato della canzone, è lo stesso Animate a illuminarci:

"È una canzone romantica ma non così romantica come sembra. 'La notte delle stelle cadenti' (10 agosto) è una notte molto speciale nella zona in cui vivo. Si chiama così perché quella notte lo sciame meteorico delle perseidi è al culmine della sua attività. Quindi le persone guardano il cielo alla ricerca delle stelle cadenti per tutta la notte mentre fanno festa e si ubriacano.

Questo è lo scenario. La canzone parla di lasciare che le persone prendano le loro decisioni e di lasciarle libere di andare per la loro strada. Si tratta davvero di questo. Ma c'è rabbia in questo concetto, non nei testi ma nella musica, dove gli accordi di chitarra cambiano appena prima del piccolo assolo di chitarra elettrica. Questa è la rabbia."