ANDREA PIZZO AND THE PURPLE MICE - Transhumanity

10.09.2025

Cos'è che ci rende umani in un mondo sempre più dominato dall'Intelligenza Artificiale e dalle macchine? Una domanda che sembra semplice, eppure se ci proviamo facciamo fatica a dare una risposta, perché a ChatGPT affidiamo tutto, perfino le nostre emozioni.
Negli ultimi decenni è cambiato tutto e, per capire come si è evoluta la tecnologia, Andrea Pizzo and the Purple Mice ci accompagnano in un viaggio spazio-temporale tra storia e filosofia, risalendo alle vere origini della tecnologia per capire come si è evoluta e dove ci ha condotto, nell'album "Transhumanity" che comprende 11 canzoni.

L'album fonde electro-rock, indie-pop e texture sperimentali, per sondare la tensione che esiste tra l'umanità sempre più disumanizzata e le macchine create da noi sempre più antropoformizzate. Il disco passa con estrema disinvoltura da un genere all'altro, rendendo questo viaggio ancora più credibile anche in chiave musicale ed emozionale.

Il viaggio parte dalle radici dell'informatica con "Ada", contemplativa e venata di un sound folk, che racconta la vicenda di Ada Lovelace, passata alla storia come la prima programmatrice della storia e pioniera dell'informatica, colei che ha scritto il primo algoritmo destinato a una macchina. Eravamo nell'800, quindi è facile capire quanto fu rivoluzionaria quella scoperta.

Il secondo pezzo, "Goodbye", è un saluto, forse un addio alla natura così come la conoscevamo, tra disillusione e speranza. C'è un altro richiamo al passato in "The Current War", che narra la vicenda di Edison e Tesla, due figure chiave nella storia dell'elettricità, famosi per la loro rivalità ribattezzata "Guerra delle correnti".

Desta curiosità il quinto pezzo dell'album, "Bombshell", che si distingue per il suo stile ballabile e quasi da disco dance anni '70. All'interno di questo caleidoscopio musicale spicca "The Machine", caratterizzato da una spinta electro-rock con toni ed elementi futuristici.

Momenti intrisi di funk come "The Boys From Silicon Valley" dimostrano la volontà della band di tuffarsi in un groove ritmato, ma senza indebolire quella spinta intellettuale e filosofica che è insita nell'album. Il finale è esplorativo e fortemente meditativo con "Eternità", che racconta un mondo dove l'umanità, cercando di dominare la tecnologia, finisce per esserne dominata, arrivando perfino a sfidare la morte.

L'album pone tante domande, chiedendosi ad esempio se siamo ancora liberi in un mondo dove abbiamo affidato le chiavi della nostra libertà all'Intelligenza Artificiale. Andrea ci invita nel suo mondo, un mondo che in fondo è quello in cui viviamo, attraverso un viaggio dove musica, narrazione e tecnologia si incontrano e si scontrano. "Transhumanity" ci invita a riflettere su ciò che ci rende umani e, dopo aver ascoltato questo album, forse troveremo la nostra risposta.