ALEC BERLIN - Man's Best Friend
Chiunque abbia la fortuna di vivere con degli animali domestici sa perfettamente quanto intenso può essere il rapporto che si instaura tra noi e loro. Chi possiede un cane ad esempio non ha nessuna difficoltà ad ammettere che lo considera a tutti gli effetti come una persona di famiglia.
Ci preoccupiamo per loro se stanno male, ci prodighiamo per farli divertire e li portiamo a passeggiare ogni volta che ne abbiamo l'occasione.
Non è un luogo comune quello che vede nel cane il miglior amico dell'uomo. La loro lealtà ed il loro amore per noi sono disinteressati e riescono ad essere riconoscenti e affettuosi anche se il loro padrone li maltratta.
Fin dai tempi di Omero e dell'Odissea viene riconosciuta questa qualità dei cani.
Quando Ulisse torna a casa soltanto il suo cane Argos lo riconosce dimostrandogli che non l'ha mai dimenticato.
L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo di Alec Berlin intitolato Man's Best Friend, un intenso brano strumentale dedicato proprio ai nostri amici a quattro zampe. La copertina del singolo ritrae la statua di Ulisse con il suo cane a rappresentare quanto duraturo sia il rapporto di affetto che ci lega a questa stupende creature.
Alec Berlin è un veterano di queste pagine in cui abbiamo avuto diverse occasioni per parlare dei suoi brani e del suo talento. Man's Best Friend non fa eccezione. Con questa traccia l'artista ci regala un brano vibrante che lo vede in forma smagliante.
Una ritmica vivace di chitarra apre il brano con toni solari e positivi mentre viene eseguito il tema iniziale. Anche in questo brano Alec ci delizia con le sue sovraincisioni di chitarra che creano un architettura sonora robusta e ottimamente costruita. Mentre il brano procede ascoltiamo rapiti l'evoluzione dei fraseggi che si sdoppiano e si inseguono in modo armonioso.
Intorno al minuto e mezzo il brano vira ad un contesto decisamente più rock in cui una forte distorsione ci trasporta in un'atmosfera energica e potente. Anche la chitarra solista si sporca di overdrive esibendosi in fraseggi dotati di un intenso feeling. Il tessuto musicale di questa sezione è entusiasmante con i suoi assoli e la chitarra suonata in palm-muting. La ritmica è serrata ed il tempo di batteria è trascinante. A metà canzone assistiamo ad un evoluzione del brano che ci conduce a degli stop funkeggianti sopra una vivace batteria che si scatena sui timpani.
Dopo questo episodio una nuova sezione ci accoglie con dei toni brillanti e nuove melodie. Con questo brano Alec ci regala un'esperienza sonora veramente coinvolgente che mette in risalto sia la sua raffinata tecnica strumentale che il talento compositivo.
La sua capacità di trasmettere sentimenti ed emozioni senza l'ausilio del testo ci fa apprezzare maggiormente la sua sensibilità artistica sempre in grado di sorprendere.