AIR-IK - Call Me

27.10.2022

Prendere ispirazione dai grandi nomi della musica e dai grandi brani può essere difficile, perché nelle cover il rischio di emulazione e di seguire pedissequamente il modo in cui una canzone già è senza apportare alcun cambiamento o novità è piuttosto alto. Per questo, alcuni fra i più bei brani cover sono quelli che vanno a stravolgere completamente la traccia di partenza per farlo diventare un altro genere musicale e un'altra cosa.

"Call Me" è una canzone della band new wave americana Blondie ed è anche tema del film American Gigolo del 1980. Prodotta e composta dal musicista italiano Giorgio Moroder, con il testo della cantante dei Blondie Debbie Harry, la canzone è apparsa nel film ed è stata pubblicata negli Stati Uniti all'inizio del 1980 come singolo. 

"Call Me" è stata al numero 1 per sei settimane consecutive nella classifica "Billboard Hot 100", dove è diventato il singolo più amato e conosciuto della band. Ha anche raggiunto il numero 1 nel Regno Unito e in Canada, arrivando in vetta alle classifiche.

Non stupisce quindi, data la fama e la notorietà di questo iconico pezzo, che venga voglia di farne una bella cover. Una cover molto hardcore, gotica al punto giusto e disturbata in modo sublime, come quella che ha deciso di arrangiare, produrre e registrare Air-iK.

Air-iK (nato Erik Dee Fullmer il 12 settembre 1968) è il co-fondatore e l'ex cantante/chitarrista solista della band eccentrica, sperimentalee gothic metal degli Willow Wisp, che ha raggiunto il successo nell'underground gothic e nella scena metal a Los Angeles negli anni '90 e nei primi anni Duemila. 


Air-iK ha lasciato gli Willow Wisp nel 2006, mentre stava combattendo con una dipendenza da alcol e droghe che lo ha portato a precipitare ulteriormente in un abisso fatto di nulla. Un giorno, alla fine di marzo del 2011, si è svegliato sotto il sole cocente di Van Nuys nel parcheggio di una stazione di servizio e ha seriamente desiderato morire. Ma voleva davvero vivere, quindi ha deciso di chiamare il fratello (che sta a Portland, nell'Oregon) e chiedere aiuto.

È stata una pillola difficile da ingoiare chiedere al proprio fratellino che lo ammirava mentre crescevano insieme e lo vedeva come un punto di riferimento di aiutare suo fratello maggiore a uscire da un problema piuttosto grande. Ma la scelta era semplice: fare qualcosa o morire.

Air-iK sapeva che se fosse rimasto a Los Angeles sarebbe morto in meno di una settimana. Con l'aiuto del fratello e della sua famiglia ha iniziato un trattamento ambulatoriale a Portland, nell'Oregon. Quasi 9 anni dopo Air-iK è ancora sobrio e fa di nuovo musica, per la sua e la nostra gioia.

Call me, my love

Call me, call me any, anytime

Call me, for a ride

Call me, call me for some overtime

Call me, my love

Call me, call me in a sweet design

Call me, call me for your lover's lover's alibi