AIKO TOMI - Animal's Awake

27.07.2023

Ogni artista che realizza un'opera è spinto alla creazione dalla necessità di comunicare. Non importa se stiamo parlando di un quadro, una statua o di un disco, alla base di questo atto creativo ci sarà sempre la volontà più o meno esplicita del suo autore di raccontarsi nei propri cambiamenti. 

Ogni nuovo progetto andrà quindi a svelare un lato ancora non noto di quell'artista che inconsciamente andrà a riversare nella sua opera i frutti della propria evoluzione personale che, in alcuni casi può anche essere in contrasto con quanto da lui affermato in precedenza. In ragione di questa crescita personale possiamo guardare all'operato, su lunghi tempi, dell'artista come ad un percorso formativo che si è sviluppato di pari passo con la sua maturità come individuo.

Le considerazioni in apertura di questo articolo ci sono state ispirate dall'ascolto dell'album di debutto di Aiko Tomi intitolato Animal's Awake. Questa raccolta di undici brani può essere infatti vista come la summa delle esperienze di vita dell'artista. Aiko Tomi pubblica singoli dal 2020, ma soltanto adesso convoglia le sue energie in questo progetto, fortemente influenzato dagli eventi degli ultimi anni, compreso il periodo covid.

L'album si configura come un'esperienza conoscitiva di un'artista poliedrica che rifiuta le forme più commerciali e rassicuranti della musica per abbracciare un discorso prettamente personale che si manifesta attraverso un hyper-pop combinato con il lato oscuro dell'elettronica e della synth-wave.

A partire dalla traccia iniziale che dà il nome all'album ci gettiamo in un viaggio alla scoperta di una personalità sfaccettata e di grande interesse. Ritmi tecno e divagazioni synth si mescolano e si combinano in un arazzo multicolore che esula dalle forme più tradizionali del linguaggio musicale moderno per approdare ad uno stile unico e caratteristico.

L'album è un insieme di canzoni che rappresentano vari stati d'animo ed altrettante sensazioni. In quest'opera possiamo trovare infatti alcuni brani gioiosi, altri feroci ed altri ancora divertenti e giocosi. Il sound del disco non può che essere estremamente vario, adagiandosi su vari stili per esprimere al meglio l'argomento contingente ad ogni specifica traccia.

Dai suoni tecno spinti di Animal's Awake, ai richiami anni '80 di Fit, passando per l'elettronica retrò di Glady e Better Version fino alle sonorità contemporanee di Shut It Out il disco non smette di stupire l'ascoltatore che viene investito da un'enorme quantità di suoni e ritmi apparentemente scollegati tra loro.

Quello che colpisce di questo album è l'assoluta libertà creativa dell'artista che riesce senza sforzo a valicare i limiti della musica contemporanea portandola a nuovi ed esaltanti lidi.