AHREN MERZ - Delusional Affection
L'illusione è un emozione che appartiene alla sfera dei sentimenti umani, di chi è dotato di capacità intellettive altrimenti non ci sarebbe distinzione tra realtà e fantasia.
Anche un sogno ha un significato duplice: è un'attività notturna, sempre della nostra mente, che scatena emozioni al risveglio, oppure ci lascia senza pensiero, finendo nell'oblio.
Un sogno può essere un desiderio, la spinta emotiva di voler raggiungere un obiettivo, inteso in modo esteso rispetto al significato letterario.
Sicuramente, la capacità di espressione delle emozioni e l'attenzione verso un determinato oggetto è differente, così come cambia la maniera di scindere tra realtà e illusione.
DELUSIONAL AFFECTION, ultimo singolo pubblicato dal musicista svizzero Ahren Merz, compositore neo-classico che ha come scopo delle sue opere "la traduzione in musica delle emozioni" personali e condivise, riflettendo su di un dipinto di Salvator Dalì: " Dream caused by The Flight of a Bee Around a pomegranade a Second Before Akawening".
Ahren Merz, con il suo singolo DELUSIONAL AFFECTION, anticipa l'uscita del suo primo EP, ha la capacità di stupire chi non lo ha mai ascoltato, in quanto la canzone è completamente strumentale, senza voce, tranne che per il "rumore simbolico" di tutto il brano, un respiro ansimante e continuo come per l'angoscia di vivere che accompagna l'esistenza umana.
Ahren Merz ha realizzato un brano musicale che unisce al suono degli strumenti classici come pianoforte e chitarra, effetti sonori in chiave elettronica per creare tensione nello scorrere degli elementi.
Non è causale l'accostamento tra la musica di Ahren Merz e l'opera pittorica del "Maestro del surrealismo" nell'arte del '900, Salvator Dalì.
Non tutto può essere spiegato secondo il ragionamento, ma esiste un tumulto di emozioni che rendono ogni circostanza soggettiva nella sua espressione.
Il musicista ha ammesso di ammirare l'dea stessa del movimento filosofico che pone al centro l'importanza di ciò che sta sotto la superficie, il surreale che crea disarmonia tra le regole della ragione.
Capita di osservare un dipinto oppure pensare ad un'opera artistica da soli, in un momento di raccoglimento, ed esserne così affascinati da cadere in uno stato emotivo onirico, come trasportati all'interno delle immagini
Nel nostro caso, c'è una donna che sembra stia dormendo mentre il suono di un volo d'ape intorno ad un melograno la smuove, la disturba poco prima che si svegli.
Un momento perfetto, dove la nostra mente può essere ingannata dalle immagini riprodotte da una mente assonnata, ansie e paure dovrebbero inquietare "Gala", simbolo dell'idea della donna di Dalì, che giace circondata da figure enormi di tigri, con la solita serenità, senza timore di una sensazione illusoria.
Ahreh Merz, osservando la figura femminile di "Gala", visualizza la reazione indifferente di una donna che ha appena chiuso una relazione d'amore e appare distaccata, sicuramente non turbata come dovrebbe, secondo l'osservazione dell'autore.
Quel respiro affannoso che aveva accompagnato il brano, si dissolve per lasciare spazio ai soli strumenti, con note di piano, accordi di chitarra, effetti e percussioni vari.
Ipnotico e piacevole, stupisce con la bravura e la combinazione tra musica classica e progressiva, un insieme di suoni e di idee che vantano la capacità di essere interiorizzate in modo soggettivo, funzionale allo scopo, adattabile ad ogni atmosfera!