ADAM RAGSDALE - Moon, Part One

15.09.2022

Quante volte abbiamo pensato di vivere in un mondo troppo cinico per credere ancora nell'amore? Di aver vissuto o assistito a troppe esperienze negative per avere ancora quel tipo di fiducia assoluta e ai nostri occhi quasi infantile circa il potere salvifico dell'amore? Siamo diventati stanchi, un po' abbattuti, molto arrendevoli. E talvolta smettiamo di credere che sia possibile.

Per fortuna c'è chi non smette mai. Adam Ragsdale è un cantautore di Oklahoma City con l'incredibile e unica capacità di fondere l'estetica del romanticismo "senza speranza" con la musica malinconica sorretta dal pianoforte. Il risultato è una combinazione vincente di pop alternativo, synth-pop e strumentale. 

Ma sono i suoi testi e le tematiche trattate ad attrarre più di tutto l'attenzione. Adam utilizza la musica per descrivere e codificare l'essenza del vero amore, lo fa senza paura e con convinzione. Talmente tanta che quasi viene voglia di credergli. In un mondo che spesso ci delude, che è scettico e sprezzante nei confronti dei sentimenti e della spontaneità, questa musica che ci rinfresca la memoria sul potere della bellezza e dell'amore è un antidoto potente all'indifferenza e all'anestesia dei sentimenti.

Tutti questi elementi sono presenti nel suo nuovo album, "Moon, Part One", un viaggio astrale eppure magnificamente terreno all'interno del quale passare in rassegna i nostri sentimenti e tornare a credere nella forza dell'amore. Un album per sorridere, rilassarci e...innamorarci, perché no. L'album è composto da 11 tracce che andranno a divenire 20 con la seconda tranche, intrise di elementi cinematografici che ricordano i film spaziali e danno al tutto un'aria magica imperdibile.


La traccia di apertura "10" è breve, dolce e ricorda un cielo stellato, questo serve per dare il tono a tutto l'album, con l'uso di una radio spaziale che borbotta e che aggiunge un effetto coinvolgente. Ogni canzone di quest'album finisce in dissolvenza e sfuma in quella successiva, creando un'esperienza senza interruzioni. 

"Flora's Letter" fluisce superbamente dopo la traccia iniziale, proseguendo con il suono d'atmosfera che si abbina perfettamente con la voce sognante. 

"Dreamworks" aumenta un po' il ritmo mentre si tiene ancora premuti addosso gli elementi spaziali che in questo contesto fanno risaltare la melodia. 

"Hollywood Lovers" è un ottimo esempio di minimalismo funzionale, semplicistico ma assolutamente perfetto! Il ritmo della batteria imposta ma melodia contagiosa che ti farà tenere il tempo, la voce è paradisiaca. I testi sono così belli e poetici che portano davvero l'ascoltatore in un viaggio. 

"A Trip to Paris" ti riporta alle esperienze più magiche e romantiche, sembra di vedere e vivere Titanic (in una versione senza disastro) in continuazione. 

"To the painter, from the poet" è insolita e incredibilmente intrigante. Questa canzone esprime una storia profondamente sentita, che sembra estremamente personale per l'artista, un testo con cui possiamo davvero entrare in contatto. 

"Is this planetarium real or am I dreaming?" è una traccia strumentale fenomenale per chiudere gli occhi e dissolversi assorbendo il suono morbido, rilassante e dolce che viene creato. 

"Mine!" risolleva il ritmo infondendo il suono pop grazie a una batteria presente e attiva, tasti con note leggere insieme a testi accattivanti cantati con un'estensione vocale morbida ma alta che aggiunge dolcezza alla canzone. 

"Murphy's Law" è una melodia dolorosa che articola una storia triste ed esprime emozioni profonde permettendoci di connetterci intimamente con la canzone. 

"Rage, Rage" è la penultima traccia dell'album, intrisa di suoni sognanti e sottigliezze spaziali da vero cinema. La piccola chicca in questa traccia è il finale, che utilizza i suoni di un temporale impetuoso che prosegue fino all'inizio della canzone finale: "Blind eyes Could Blaze like meteors". Questo brano è totalmente euforico, una ballata inquietante che cresce di intensità e maestosità e ci regala una straordinaria performance vocale di Adam.

Viaggiamo nel tempo, fluttuiamo fra le stelle e poi ancora nel vuoto cosmico, e innamoriamoci di tutta questa bellezza senza paura.