9 O'CLOCK NASTY - By All Means Necessary

22.10.2022

La rabbia è in grado di creare moltissima bellezza, lo sa bene chi fa rock'n'roll. Possiamo decidere di incanalare tutte le nostre emozioni più forti e dense nella musica, per ottenere risultati spesso straordinari che ci raccontano della creatività che scaturisce dall'urlo che abbiamo dentro.

Implacabili come la furia della natura, i 9 'o clock Nasty sono tornati con l'uscita della loro nuova opera. "By All Means Necessary" è il loro secondo album completo dopo "Catchy Nasty". Ecco come si presenta la band nella propria bio: 

"Siamo emersi luccicanti dalle paludi pestilenziali di Leicester. Giochiamo con i glitter e non facciamo prigionieri. Implacabili e tuttavia pieni di amore, diamo uno sguardo di lato al mondo e lo puniamo con ritmi trascinanti e mite sarcasmo." 

Questo basta a darci un'idea delle persone con cui abbiamo a che fare, del tipo di carica e grinta che portano nel mondo della musica.

"By All Means Necessary" si apre con "Just Start", un pezzo che vuole spaccare tutto ad alta turbolenza. Il tuono arriva con "King Thing", la batteria riecheggia in stile Bonham con alcuni svolazzi funky. 

"Do Me Too" è un morso al peperoncino più piccante del mondo e ci ricorda di rimanere sintonizzati sui loro testi per un acuto ricablaggio dei nostri cervelli. "Playboy Driver" è stato rilasciato come singolo a marzo di quest'anno. Segue le gesta del pilota asso fra tutti (in pista e fuori pista). 

I 9 o'clock Nasty continuano la loro serie di mostri con "As The Ship Goes Down", con un groove da discoteca, un riff semplice e liriche chiare e immediate. "Food On The Floor" ha la sezione dei versi e l'introduzione che sono una gioiosa cucchiaiata di zucchero sulla lingua, così come fa parallelamente "Turn The Page". 


"Get Into Them" mantiene delle buone rime e si mantiene in bilico sul filo della musica strumentale, composizione che la rende accattivante e particolare. Nella parte 2, cambiano ritmo e tema senza variare il messaggio, con l'effetto della danza di un serpente che si morde la coda all'infinito.

"Indoor Boyfriend" è un brano piccante con la quintessenza del suono indie pop rock. "Preach Me Down" scompone un suono più oscuro in termini di tempo e riff, più corazzato. Contiene un sacco di messaggi politici, ma in maniera sensuale. "I'm Bent (demo)" si configura perfettamente con la sua tematica.

"What Have You Done For Me Lately?"ha lo swing rock di cui abbiamo bisogno per far tremare l'intero pub. L'assolo è un suono fresco e viene voglia di metterlo in loop con le cuffie nel Walkman dei primi anni '90. "Darker Star" è la loro traccia più ascoltata in streaming ed è anche quella che sembra più fresca in assoluto.

Il groove è profondamente radicato e dona un nuovo approccio alla tonalità. Arriva poi "I'm Bent", con un riff incredibile in mostra. La sezione dei versi è oro per molti swing rock classici, come gli Stones. Prosegue dolcemente in "Be Alright", che è perfetta per fare da trampolino e ultimo sforzo. Chiude l'album "Team Player", altra canzone ascoltatissima da quando è uscito l'album (e la notizia non stupisce né meraviglia).

I 9 o'clock Nasty amano fare quello che fanno e noi amiamo ascoltarli più e più volte, sorprendendoci.