ELAD DAVID - The Big Picture
Nel 1992 si tenne a Siviglia un concerto stratosferico a cui parteciparono delle leggende viventi della chitarra contemporanea. Solo per fare fare alcuni nomi: Steve Vai, Joe Satriani, Brian May, Nuno Bettencurt. L'evento, che riscosse un successo incredibile, sta probabilmente all'origine del progetto musicale G3. Un super gruppo fondato da Joe Satriani nel 1996 con l'intento di riunire sul palco i tre migliori chitarristi in circolazione.
I concerti dei G3 si svolgono con l'esibizione singola di ogni chitarrista nella prima parte dell'esibizione e una Jam a cui i tre virtuosi partecipano insieme nella seconda. Ovviamente questa formazione non è fissa ed il gruppo ha conosciuto diverse line-up che hanno calcato un'enorme vastità di palchi appassionando ed incantando tutti i fanatici della sei corde e non solo.
In questo straordinario gruppo di virtuosi non sfigurerebbe Elad David, che con il suo nuovo album strumentale The Big Picture fa mostra del suo straordinario talento sulla chitarra con cinque pezzi incredibilmente ben suonati e ottimamente scritti che ti agganciano dal primo ascolto.
Elad David è un musicista di origini Israeliane che si innamora della chitarra a dodici e comincia a suonare con la sua prima band già dall'età di quindici. Il suo amore per la musica lo porta a confrontarsi con tantissimi stili e generi musicali in cui trovano spazio il Jazz, la musica elettronica ed il rock.
L'artista suona ogni tipi di chitarra compreso il basso e l'ukulele. Le sue origini mediorientali si riflettono nel suo stile in cui riscontriamo gli intervalli musicali e le atmosfere tipiche delle sonorità di quei luoghi.
L'Ep si apre con Funky Smell un brano caratterizzato da un andamento molto dinamico che mette subito in luce il talento compositivo ed esecutivo dell'artista in cui nella trama del pezzo compare anche un Sax che conferisce al brano una venatura Jazz di stampo moderno.
Il secondo brano, Puzzle, si apre con un accattivante giro di basso a cui si aggiunge una tastiera che lancia il tema portante della canzone fino all'arrivo della chitarra elettrica che si produce in un ispiratissimo solo che mette nuovamente in luce l'abilità del chitarrista.
Si continua con A Diffrent View, un pezzo con un tempo decisamente più lento in cui primeggia la tromba che si esprime con grande agilità su note dal sapore palesemente orientale. La chitarra di Elad completa il brano e ci porta ad Electrified.
Questo quarto pezzo rappresenta forse il brano più "tirato" del disco, con un accompagnamento Jungle in cui la chitarra solista si esprime con toni più aggressivi, quasi schizofrenici, di grande impatto.
Il brano che chiude il disco è Power Of Soul il più breve per durata, ma non per espressività e nella sua durata di poco più di un minuto rappresenta un'ottima chiusura per un disco che ha già detto tutto.