
UBIQUITY MACHINE - Angela
La musica elettronica sta vivendo una sorta di limbo, intrappolata tra le reminiscenze nostalgiche del passato e un sound moderno imperniato esclusivamente sui freddi algoritmi. Eppure dietro il battito artificiale della musica elettronica c'è sempre un battito umano, in grado di emozionare e di raccontare storie reali.
Ed è proprio questo il grande merito degli Ubiquity Machine, duo indie-alt, che restituiscono alla musica elettronica i suoi sentimenti, così come l'Uomo di Latta nell'adattamento cinematografico de "Il Mago di Oz" cercava un cuore per poter amare.

La loro ultima uscita si chiama "Angela", che potrebbe essere una madre, una sposa, un'amica, una moglie o addirittura un'Intelligenza Artificiale. Il brano inizia con un ritmo delicato, mentre la voce sottile trasmette emozioni intime e reali, rifuggendo quegli spettacoli musicali dalla grande teatralità ma sostanzialmente artefatti e costruiti a tavolino, finalizzati solo a impressionare e stupire senza slancio emotivo.
La voce autentica crea una dolce sofferenza, che si percepisce in superficie e che si sposa perfettamente con il testo della canzone.
Da un punto di vista narrativo "Angela" esplora quel timido desiderio di condividere emozioni con qualcuno. Il testo è intriso di vulnerabilità, ma non è né drammatico né eccessivamente poetico. Hai presente quando vuoi confidarti con qualcuno, ma non hai il coraggio di farlo? Quando sei riluttante nel mandare un messaggio? O quando sei solo con le tue riflessioni notturne e vorresti trovare il coraggio di condividerle? "Angela" racconta tutto questo e l'incertezza si trasforma in dolce melodia musicale.
Gli Ubiquity Machine sanno far piangere anche le macchine e forse il loro obiettivo è proprio questo: riprenderci i nostri sentimenti e le nostre emozioni, in un mondo in cui sono proprio le macchine a governare le nostre vite. La produzione è studiata nei minimi particolari, con l'intento di dare un cuore e un'anima anche ai beat elettronici.
Il ritmo, piuttosto lineare per tutta la canzone, viene interrotto bruscamente e un po' a sorpresa al minuto 2:22, quando piomba un improvviso silenzio rotto solo dai sound sintetizzati capaci di creare echi che evocano una tipica malinconica notturna. Ogni elemento occupa il proprio posto con precisione, creando un'architettura emotiva dove si fondono spiritualismo e tecnologia.
"Angela" si pone come una delle proposte elettroniche più accattivanti di quest'anno, una lettera d'amore tecnologica che sa toccare le corde del cuore, quelle vere, degli ascoltatori che sanno amare e che hanno voglia di provare emozioni, anche in un mondo dominato dalla tecnologia.