TRKSTR - World Ends with You

17.04.2023

Suoni intensi e futuristici escono dalla stereo mentre sdraiati sul nostro letto guardiamo il soffitto della nostra stanza. Il nostro sguardo vaga tra gli oggetti presenti nell'ambiente, esposti come in un museo. Ci soffermiamo sulla catasta di vestiti impilati sulla sedia nell'angolo e ci ripromettiamo di mettere tutto in ordine. La testa sembra galleggiare nel vuoto mentre la musica che esce dagli altoparlanti riempie l'ambiente con le sue note bizzarre. 

Assecondiamo il ritmo con un lieve movimento del capo che rimbalza sul materasso facendo sussultare leggermente il letto. Non ce la facciamo ad alzarci o meglio, non ne vediamo l'esigenza. Vogliamo rimanere ancora un po' in quella posizione, con gli arti superiori ed inferiori completamente rilassati. Chiudiamo gli occhi e ci facciamo cullare da quella musica che sembra esercitare su noi uno strano magnetismo.

Nella nostra immaginazione la musica che esce dallo stereo nella scena descritta in introduzione non può che essere quella contenuta nell'ultimo disco del rapper TRKSTR intitolato World Ends With You. Con questo Ep l'artista ci regala sei brani di incredibile sperimentazione sonora in grado di catturare l'attenzione dell'ascoltatore con la sua miscela di stili.

Fin dalle prime note della traccia omonima che apre la raccolta siamo investiti da uno stralunato suono di synth che ci ipnotizza rendendo superfluo qualsiasi tipo di resistenza. La traccia avanza lentamente col suo beat sincopato in cui possiamo apprezzare l'inventiva del suo autore nel coniugare suoni originali e tradizionali. Con il pezzo successivo, Change Your Life ci addentriamo in una dimensione in cui ci sentiamo rilassati e rallentati. I suoni di questo brano sembrano girarci intorno ed avvolgerci in una specie di spirale in cui ci sentiamo frastornati e stranamente calmi. 

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Un breve interludio dai suoni spaziali ci prepara per il quarto brano in scaletta intitolato Hellfire Club. Anche in questo caso quello che ci colpisce è la scelta dei suoni. Un tema di tastiera si muove sinuoso tra le liriche del brano come un serpente che scivola fuori dalla cesta del suo incantatore. Purge sposta l'asticella qualitativa dell'EP ancora più in alto mettendo in mostra ritmi e interpretazione vocale in una veste decisamente aggressiva. Il tempo di questo brano è incalzante e la ripetizione ad oltranza della parola Purge risuona nelle nostre orecchie sia come un monito che come una minaccia esplicita lasciandoci in uno stato di inquietudine.

Il pezzo che chiude l'album è Zone che ci riporta ad un livello stilistico in linea con la prima traccia a rappresentarne un avvenuta evoluzione contenutistica che si concretizza in una analogia emotiva compiuta. L'ascolto di questa raccolta di brani è un'esperienza straniante che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati di hip-hop.