TRITONIC - Algae Bloom

23.09.2022

La fioritura algale è un fenomeno naturale che consiste nel rapido aumento o accumulo della popolazione di alghe nell'acqua dolce o nel mare. Si riconosce facilmente perché conferisce all'acqua un incredibile colore verde speranza, in virtù dello scolorimento dei pigmenti delle alghe. 

È un fenomeno negativo per l'ambiente acquatico e le creature che lo abitano, eppure è spettacolare dal punto di vista estetico. Non è affatto strano che qualcuno abbia scelto il nome di questo fenomeno per la propria opera d'arte.

Il gruppo hardcore sperimentale britannico, Tritonic, ha deciso di chiamare il nuovo EP proprio "Algae Bloom". Qualcosa di bello, di terrificante e di tremendamente affascinante. La band del Regno Unito suona musica sperimentale, con delle punte di pop e indie che sono un balsamo per l'anima. 

Con un suono intrigante che ci tiene impegnati e concentrati in ogni momento, il loro ultimo EP merita sicuramente di essere ascoltato. Le tracce sono piuttosto brevi, l'intero album copre solo 11 minuti, ma sono 11 minuti intensissimi di puro caos e conforto spirituale.


La traccia che dà il nome all'opera, "Algae Bloom", inizia a danzare su una nota espressionista riempiendo i sensi con tanti suoni differenti e sovrapposti. Il suono generale che i Tritonic ottengono, dal sintetizzatore alla batteria esplosiva, è conturbante. È il lavoro vocale però a incantare: ogni singola frase penetra e si complementa con il suono della canzone. 

La seconda traccia è "Roof to a Field", che inizia con un tono molto più malinconico. Una volta che la canzone inizia a girare, però, non si tira certo indietro. Si ottiene quell'atmosfera emo-punk che ti salta addosso con entusiasmo. Una dissonanza incredibilmente consonante. 

"Dead By Thirty" è più sperimentale, e scava in profondità nel lato più serio dei testi e dei temi affrontati. La cosa fantastica è che sperimentano ulteriormente, ma più in profondità nel lato più pesante delle cose. 

"Deep River" rallenta un po' il ritmo frenetico con una linea di basso groove e testi molto più cristallini. Questa traccia viene incastonata come un gioiello fra le canzoni grevi e incisive che la precedono e seguono con tanta grazia. Le armonie da sole bastano a sciogliere ben più di un'anima. 

"I Want You to Know" torna alla carica con un synth che fa venire i brividi e trame vocali e liriche più oscure. 

In maniera analoga, "Join The Union" fa un salto di qualità con alcuni interessanti groove di batteria e una chitarra solista che è un vero e proprio killer. Questo brano è la conclusione perfetta per un EP che non molla il colpo neanche per un istante.

I Tritonic sicuramente sanno cosa stanno facendo con la loro musica sperimentale: questo EP sembra la pietra angolare perfetta per la carriera della band e lascia addosso tutte le sensazioni migliori che ci si possono aspettare da un lavoro simile. Proprio come un'alga che si prende tutto lo spazio che può.