
TEIKA & THE RAW BEAT - Bones'n'Stones
"Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita" – così diceva Shakespeare e, parafrasando questa frase, possiamo dire che siamo fatti di polvere di stelle.
Di polvere di stelle sembra essere fatto "Bones'n'Stones", l'album di debutto dei TEIKA & THE RAW BEAT, ma anche di terra.
Questo album, che include 12 canzoni, è intimo, terreno, eppure infinitamente trascendente.
L'album, completamente ancorato alla voce istrionica e a tratti inquietante di Mateja Kert, a volte leggera brezza e altre volte fuoco selvaggio, si presenta come un'opera folk oscura, a metà tra inferno e paradiso.
Ogni canzone sanguina di un significato profondo, con riflessioni che vanno dal dolore alla sopravvivenza, dalla resilienza alla dolcezza in un mondo frammentato.
L'album fonde diversi generi e gli strumenti si incontrano e si scontrano magnificamente: pianoforti spettrali, bassi pulsanti e archi lussureggianti e brillanti.
L'album esordisce con l'omonima canzone "Bones'n'Stones", dove si susseguono con elegante leggerezza chitarre distorte, bassi stratificati e violini travolgenti che sembrano rievocare il leggiadro volo di un'aquila.
L'album si apre con questa canzone dai toni drammatici e si capisce subito che sarà un'esperienza d'ascolto fuori dal comune.
Con "Garden", il secondo pezzo, la band berlinese cambia subito marcia e attira l'ascoltatore in una calma apparente, che poi esplode nella furia vocale di Mateja, come la quiete prima della tempesta.
Ogni brano racconta qualcosa, immergendosi e navigando tra gli abissi delle emozioni umane, come "Angel At My Door", dove si percepiscono sentimenti forti come il dolore, la nostalgia e lo sradicamento dai posti considerati casa.
"Ragged Plumes" invece è una canzone che brucia emozioni e parla di quanto sia emotivamente faticoso vivere in tempi incerti, come quelli attuali.
Altro brano potente è "Falling in Love", che si distingue per la sua delicatezza e la sua spontaneità.
Una solitaria linea di pianoforte, delicata e struggente, getta le basi dell'introduzione sulla quale entra in punta di piedi, ma in maniera solenne, la voce di Mateja leggera come un sospiro, ma con un enorme peso emotivo.
Questo brano, in stile ballata, è intriso di desiderio e la tensione emotiva è palpabile e incessante per tutta la canzone.
"Bones'n'Stones" ha una doppia anima e in questo album convivono luce e oscurità, che si innestano nella mente dell'ascoltatore ricordandogli che non ci sono risposte facili, ma basta ascoltare il proprio cuore e seguirlo, ovunque ci conduca.