STARRY VENUS - SOUL

30.05.2025

L'anima per gli antichi Greci era un concetto molto ampio e spesso associato a parole come respiro, soffio, principio vitale e forza interiore. Il bello è proprio questo: l'anima ha un concetto così ampio e diversificato, che ognuno può descriverla, raccontarla e anche chiamarla come preferisce.
Ebbene Starry Venus, musicista dell'Arizona, ha tradotto l'anima in musica con il suo ultimo EP "Starry Venus".

La voce unica di Starry fluttua leggera e leggiadra nel paesaggio sonoro cosmico, accompagnata da favolosi elementi psichedelici che conferiscono alle 6 tracce un approccio sperimentale e originale. Starry con la sua voce poetica, a metà tra terreno e celestiale, trasporta gli ascoltatori in un luogo lontano, diverso da qualsiasi altro.

L'EP si apre con "Stars", dall'intro sottile e sorprendente e con un paesaggio sonoro meditativo che crea subito lo spazio per l'introspezione. Le texture musicali sono delicate e celestiali, evocando serenità ma anche un senso di dinamismo. C'è un ritmo di fondo che pulsa come un battito cardiaco silenzioso e la voce di Starry, quando subentra, emerge come una forza della natura con la sua grazia e la sua eleganza.


La strumentazione, allungandosi e poi ritirandosi, segue fedelmente la voce dell'artista, che canalizza una potenza calma, come se respirasse con lei. Ogni ondata sonora ha il suo scopo, supportando il testo ma senza mai sopraffarlo. Il risultato finale è un'esperienza sonora che si percepisce in ogni parte del corpo.

Altro brano degno di nota è "Million Years", annunciato da una chitarra fluida che crea un tono vibrante ma allo stesso tempo delicato. Il ritmo sembra vento che sostiene il volo su qualcosa di etereo, dopodiché subentra la divina voce di Starry che con grazia avvolge l'ascoltatore come un fiume in piena.

Questo brano è più vivace da un punto di vista ritmico, ma ricco di profondità emotiva. La stratificazione delle armonie su percussioni delicate conferisce al brano una rilassante sensazione di leggerezza, con uno slancio che cresce nota dopo nota, ma senza mai sopraffare.

Tra le 6 tracce mi è piaciuta molto anche "Flowers in the Sky", un brano che si apre come un sogno che si dispiega dolcemente. Tra le note sembra emergere uno spirito che fluttua in modo quasi ipnotico, che invita alla quiete e alla riflessione tramite quelli che sembrano antichi riti pagani. Anche qui la protagonista assoluta è la voce di Starry, autorevole, morbida e decisa.

"Soul" è un EP che commuove, che fonde tecniche sperimentali e che crea una connessione tra il terreno e l'ultraterreno, invitandoci a liberarci dei nostri limiti, ad abbracciare l'attimo e ad aprire il cuore alle infinite possibilità dell'amore, della vita e dell'universo.