SKAR DE LINE - Vignette

17.03.2025

Mai sentito parlare della sindrome da foglio bianco, detta anche blocco dello scrittore? Succede quando uno scrittore improvvisamente non sa cosa scrivere e perde da un giorno all'altro la sua verve creativa. Tale sensazione può colpire tutti gli artisti in generale e il musicista svedese Skar de Line, residente a Londra, ha preso spunto da questa sindrome per realizzare il suo nuovo brano "Vignette".

Skar de Line racconta il potere che ha in mano un pittore dinanzi ad una lavagna vuota, sulla quale potrebbe disegnare tutto ciò che desidera per esprimersi e comunicare. Eppure arriva quella sensazione paralizzante che blocca l'artista, che vede i suoi tratteggi sfumare nel nulla lasciando la lavagna vuota. "Vignette" è una canzone metaforica, molto profonda, che si chiede cosa dentro di noi sia permanente e cosa invece sia temporaneo.

Il testo inizia con un pianoforte dolce, al quale susseguono melodie lussureggianti che scorrono in modo sempre più frenetico, mentre la voce del musicista passa da sussurri sommessi a suppliche disperate. Nota dopo nota si accumulano strati di pensieri, mentre il testo del ritornello si basa su un ritmo semplice che si espande con la musica stessa.

Gli archi selvaggi e le note acute del pianoforte aumentano quel senso di pathos e di dramma, mentre i testi toccanti e avvolgenti di Skar creano una sensazione claustrofobica in crescendo, che prende il sopravvento in modo sempre più incontrollabile. Alla fine la canzone ansima, come se fosse alla fine di una lunga corsa ma senza aver ancora tagliato il traguardo.

"Vignette" è accompagnata anche da un'introspettiva videoclip musicale, dove si vede Skar che cerca invano di disegnare qualcosa sulla lavagna con i suoi pennelli. I colori sbiadiscono o vengono prosciugati dalla tela stessa, mentre intorno il mondo è privo di colori.

Il paradosso che ci racconta Skar è proprio questo: con tutti i colori a disposizione e una tela vuota, possiamo dipingere qualunque cosa, eppure abbiamo una tale pressione addosso che non sappiamo neanche cosa disegnare. Perché succede questo? Forse perché, come dice l'artista svedese, "quando siamo soli, mostriamo chi siamo veramente" e abbiamo paura di rivelare anche a noi stessi chi siamo.

E allora il fatto di essere soli davanti alla tela ci spinge ad essere ciò che realmente siamo. C'è poi una svolta nel video: Skar decide di mettere da parte i colori e di dare alle fiamme la sua tela, affinché il suo spirito di artista bruci in tutta la sua essenza. "Vignette" cattura l'immobilità dell'ispirazione, ma anche il terrore di non riuscire più a creare.