SIGNAL STATIC - Objects Of Affection

03.12.2022

Il tradimento è un'azione deprecabile che caratterizza l'essere umano da sempre. Non esiste nel regno animale un altro esemplare al di fuori dell'uomo che sappia macchiarsi di questo comportamento che rompe la fiducia reciproca e che comporta sempre gravi conseguenze. 

Nella storia ci sono innumerevoli testimonianze di questo spregevole atto. Il tradimento per antonomasia fu quello di Giuda Iscariota nei confronti di Gesù, ma anche quello di Bruto e Cassio che cospirarono contro Giulio Cesare animando i cospiratori che poi lo uccisero è altrettanto noto. 

Nella Divina Commedia di Dante troviamo i traditori nell'ultimo girone dell'inferno, a sottolineare la gravità di questa azione. Lucifero che è al centro dell'Inferno è infatti colpevole del suo tradimento nei confronti di Dio.

Senza scomodare troppo la letteratura e la storia possiamo parlare dell'atto del tradire traslandolo alla vita di tutti i giorni. Chiunque di noi abbia subìto questa pratica sulla propria pelle, può testimoniare del profondo dolore che viene arrecato ad un individuo quando la fiducia che si riponeva in qualcuno viene meno, lasciando un senso di tristezza e rabbia profonda a cui di solito oltre al danno fa seguito anche la beffa.

La canzone Object of Affection dei Signal Static, ultimo singolo rilasciato dalla band, affronta questo argomento con un energico ed arrabbiato brano in cui si può cogliere una nota autobiografica mascherata da metafora. 


La storia narrata nella canzone parla dell'essere preda inconsapevole di un individuo che perpetua questo comportamento in maniera seriale e lo fa attraverso l'adulazione, ed il raggiro.

La metafora del predatore sessuale serve a svelare e denunciare il comportamento che alcune etichette discografiche mettono in atto nei confronti dei propri artisti che vengono sedotti da promesse e lusinghe per poi essere abbandonati.

Tutto il brano è pervaso da una rabbiosa energia e rappresenta un pezzo di grande valore e impatto. Ispirati dall'hard rock, il punk, l'alternative ed il metal la band plasma un sound personale dai toni ruvidi ed aggressivi che esplodono nelle loro canzoni con tutta l'energia che possiedono.

Questo ultimo singolo non fa eccezione e veniamo investiti dall'inizio alla fine da riff potenti, sostenuti tempi di batteria martellanti su cui spiccano le ottime liriche cantate da una voce graffiante e decisa. Il testo della canzone è diretto e spietato e si avvale di un ritornello accattivante che entra in testa facendotela scuotere al ritmo del brano.

Un ottimo groove che coinvolge e ci convince che questa band darà in futuro grandi soddisfazioni agli amanti del rock più puro.