RODEO FM - Right Wing Planet

04.04.2023

Il mondo in cui viviamo è un luogo in rovina in cui vengono quotidianamente compiute delle ingiustizie. I cambiamenti climatici e l'inquinamento che favoriscono i disastri naturali stanno rendendo il nostro habitat sempre più inospitale e il rapporto tra gli abitanti del pianeta è caratterizzato da squilibri economici ed odio. 

La fascia della popolazione più povere è in continuo aumento in termini demografici a causa delle politiche capitalistiche che regolano il mercato del lavoro. I più poveri devono lavorare come forsennati per guadagnare pochi soldi mentre le fasce più ricche vedono consolidare il loro prestigio e aumentare i propri utili.
Le disparità economiche tra ricchi e poveri sono sempre più lampanti e il sistema democratico e giudiziario sono minacciati ogni giorno dalla politica di stampo multinazionale che sta trasformando l'assetto sociale dei vari paesi.

Le parole polemiche che hanno aperto questo articolo non sono accuse formulate da una band punk sovversiva. I temi che sono stati toccati nell'introduzione sono gli argomenti affrontati dalla band country tedesca Rodeo.FM che nel loro ultimo album Right Wing Planet si tolgono diversi sassolini dalla scarpa denunciando le allarmanti condizioni socio economiche in cui verte il nostro pianeta.

Anche se può sembrare strano che la musica country possa portare un simile messaggio, questo è proprio quello che succede con questo disco. Nei nove brani che compongono questa raccolta la band affronta senza mezzi termini temi politici e sociali prendendo una posizione molto chiara nei confronti della politica, a partire dal titolo dell'album, ossia Pianeta dell'ala destra.

Da un punto di vista musicale l'album si colloca nella tradizione più squisitamente country con ballad e brani folk dal tipico sapore della musica popolare americana in cui emergono anche spunti di ispirazione pop-blues.

Da un punto di vista dei testi invece assistiamo ad una forte critica sociale in cui vengono messi in primo piano i diritti dei lavoratori, sfruttati da un sistema economico che schiaccia le classi più povere gettandole in una ruota per criceti da cui non è possibile scappare.

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Al di là delle evidenti ingiustizie sociali, un'altra cosa che preoccupa la band è la politica militarista, mascherata da democrazia, con cui vengono gestiti i rapporti internazionali e la politica estera in generale che rischia di precipitare costantemente il mondo in una guerra senza senso.

Il disco non affronta soltanto temi politici e la band dimostra di saper scrivere anche ottime canzoni d'amore con testi pieni di sentimento come in A Curse Undone (di cui ci siamo già occupati su queste pagine) e Open Wide.

Il brano che chiude l'album si chiama Dragon's Tail con cui la band lancia quasi un appello all'azione, invitando l'ascoltatore a prendere il drago per la coda e affrontare questa vergognosa situazione sociale che stiamo tutti vivendo. Un disco davvero intenso con un grande e potente messaggio sociale.