
OSCAR UTTERSTROM - The Bigger Picture
Viviamo in un mondo dove tutto va troppo veloce, con il rumore e la frenesia ad offuscare e soffocare le nostre menti, che non hanno il tempo di ragionare, di pensare e neanche di sognare. Sarebbe opportuno, di tanto in tanto, prendersi una piccola pausa, per riapprezzare la bellezza dello scorrere lento del tempo.
Quella pausa tra i saliscendi della vita ce la offre Oscar Utterstrom, trombonista svedese freelance, con "The Bigger Picture", il suo terzo e ultimo album registrato a Nashville.
Oscar ha realizzato le composizioni con alcuni dei migliori musicisti della città, con i quali ha lavorato per oltre 20 anni prima di trasferirsi in Norvegia. I testi delle composizioni originali sono stati scritti da Wayne Moore, musicista di Los Angeles, e cantati dalla voce angelica di Molly Parden. L'album contiene anche composizioni strumentali e pezzi improvvisati.
"The Bigger Picture" invita l'ascoltatore a fare un passo indietro, rallentare e assaporare fino in fondo il momento presente, concentrandosi sul "qui e ora" senza pensare né al passato né al futuro.
L'EP si apre con "Forward", con note dolci e soavi sulle quali si muove leggiadra la voce della cantante, che cattura l'ascoltatore trasportandolo in un luogo dove il tempo sembra sospeso. E poi c'è l'assolo di trombone, bellissimo, toccante, che aggiunge un tocco di pura emozione per un brano perfetto come introduzione.
Segue poi il brano interamente strumentale "The Bigger Picture", che dà il nome all'EP, dove il trombone è il re che domina la scena. Si tratta di una ballata dolce e malinconica, una melodia che culla l'ascoltatore e lo incoraggia a sognare lasciando andare via le preoccupazioni. È la classica canzone da ascoltare ad occhi chiusi, lasciando la mente libera di viaggiare e di esplorare senza paletti o recinzioni.
Tra i brani degni di nota c'è "Happiness", dove il trombone disegna musica piacevole nella sua leggerezza, raccontando il concetto di felicità con note musicali.
Merita una menzione anche la nona traccia "I Don't Want to Miss a Thing", il successo mondiale degli Aerosmith rivisitato con un tocco acustico. Questo pezzo è lontano dai voli rockettari della versione originale, ma vira su un'interpretazione più intima, quasi fragile, che rivela una nuova sfumatura di questo classico. Una scommessa per certi versi rischiosa, ma vincente.
"The Bigger Picture" più che un EP è un'esperienza, un invito a rallentare e ad alzare il piede dall'acceleratore che spinge sempre al massimo. Si tratta di un EP da ascoltare con una tazza di tè da sorseggiare lentamente, la mente leggera e tanta voglia di sognare.