NELDA - Between Two Worlds
Hai mai avuto la sensazione di vivere sospeso tra due mondi, quello dove sei nato e cresciuto e quello dove invece ti ritrovi a vivere? Questa sorta di esercizio l'ha fatto Nelda, cantautrice londinese, che ha dato vita all'album "Between Two Worlds", un delizioso mix di creatività ed emozione che surfa sull'onda lunga del jazz.
Ascoltare "Between Two Worlds" è come sorseggiare un cocktail in un jazz bar londinese, con luci soffuse e sofisticate, dove lasciarsi andare alla scoperta di due mondi. Il tutto accompagnato dalla voce calda, morbida e affusolata di Nelda, che ricrea un'esperienza d'ascolto semplicemente unica per il suo genere.
In ogni canzone di questo concept album Nelda non ci mette solo la sua voce suadente e ammaliante, ma anche tanto cuore per emozionare gli ascoltatori e trasportarli per mano in questo delicato e avvincente viaggio sulle onde del jazz.
L'album inizia con "Everything Is Scary", un brano che si insinua voluttuosamente tra i pensieri dell'ascoltatore, preparando il viaggio in un mondo jazz rilassante e distensivo. Si tratta di una co-creazione con la cantautrice italiana Viola Ugolini e la canzone descrive lo smarrimento e la paura che si provano quando ci si trasferisce da un paese all'altro. I volti non hanno nomi, i luoghi non hanno ricordi e ogni volta bisogna imparare qualcosa di nuovo.
Il secondo pezzo è "Inbetween Two Worlds", terzo singolo del concept album dell'artista che fonde il jazz contemporaneo con la sensibilità del pop. Morbido, sofisticato e complesso, questo è un brano intimo di Nelda che si apre ai suoi ascoltatori raccontando i suoi pensieri e le sue emozioni, creando un'esperienza autentica e veritiera. Come ha rivelato la stessa Nelda questo è il brano che ha dato un po' inizio a tutto. L'idea dei due mondi è nata mentre scriveva pagine al mattino.
Il secondo singolo uscito è "Home Is Where I Go", scritto in collaborazione con la cantautrice australiana Etoile Marley. Il brano spiega che ognuno di noi può ricreare la sua appartenenza e casa può essere qualunque posto dove andiamo.
Curiosamente, ma forse anche per stimolare il pensiero critico dell'ascoltatore, questa canzone va un po' in contrapposizione con l'ultimo pezzo che si chiama "No Place Like Home", che letteralmente significa "Non c'è alcun posto come casa". In fondo però se ci pensiamo i significati di queste due canzoni possono convivere: se è vero che non c'è nessun posto come casa, è anche vero che ognuno di noi può stabilire la sua casa dove vuole, non necessariamente dove è nato o dove è cresciuto.
Dalla morbidezza di "Not a Bad Thing" alla sofisticatezza di "Arent' We All", dal ritmo di "Wish I Was Home" alla soavità di "Not a Stranger", ogni canzone racconta un pezzo di Nelda.
La cosa interessante è che l'artista, prima di realizzare l'album, ha incontrato e intervistato vari cantautori stranieri provenienti da ogni angolo del mondo ma residenti a Londra e, con ognuno di loro, ha scritto una canzone.
Il concept album è composto da 12 bellissime canzoni, ognuna delle quali con un significato diverso, ma che affrontano una tematica sentita come il trasferimento da un paese all'altro.