NATALIE CLARK - Mission

25.07.2023

Esiste dentro ognuno di noi una forza enorme che è in grado di farci realizzare le imprese più impossibili. Nella vita di tutti i giorni questo potenziale rimane però inespresso e latente. La nostra quotidianità si svolge infatti in un circolo ripetitivo di azioni e pensieri che si ripetono sempre uguali finché non si presenta una crisi. 

Quando qualcosa di imprevisto e sconvolgente accade siamo costretti a reagire in un modo che va oltre gli schemi predefiniti che conosciamo, costringendoci a tirare fuori la nostra determinazione. Nessuno di noi sa infatti quello di cui può essere capace se messo sotto pressione o per uscire da una situazione opprimente che minaccia la nostra esistenza. E' in questi casi che tiriamo fuori quella forza primordiale che ha determinato la sopravvivenza dell'uomo su questo pianeta ostile.

L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo di Natalie Clark intitolato Mission, un brano etereo dominato dall'elettronica in cui l'artista scozzese ci regala un'esperienza d'ascolto potente e suggestiva. Abbiamo già avuto modo di parlare di Natalie Clark su queste pagine in concomitanza della release del suo singolo How High in cui ci siamo innamorati per la prima volta della sua bellissima ed evocativa voce.

Il brano si apre con cupi accordi di synth che delineano un'atmosfera severa e pesante a cui si aggiunge subito la voce di Natalie. Quando inizia il cantato appaiono altri suoni di tastiera che saltellano insinuando una nuova trama apparentemente in contrasto con il tappeto sonoro.

 Mano a mano che la traccia e la linea vocale avanzano sentiamo comparire strati addizionali di suono costituiti da archi che eseguono fraseggi pausati che aumentano la tensione emotiva del brano. Intorno al primo minuto la batteria fa il suo ingresso andando a saturare l'ambiente che si regge su una ritmica in stile trap dominata da profondi bassi che aggiungono solennità alla canzone.

Il sound della traccia è futuristico, freddo, quasi asettico. La voce di Natalie è l'unico elemento che esprime calore e sentimenti. Il timbro chiaro della sua voce si staglia infatti tra i suoni elettronici restituendoci l'immagine di un uomo che lotta da solo contro l'imponenza della natura.

Immaginiamo questa figura arrampicarsi su una parete rocciosa e farsi strada tra sporgenze ed insenature, determinata a raggiungere il suo obbiettivo.

I potenti bassi vibrano con vigore, come la terra che trema durante un terremoto. In questo contesto la voce di Natalie si configura come l'incarnazione della forza e della determinazione umana che si eleva leggera verso l'alto come a voler abbandonare la grigia materialità della dimensione terrena.