NATALIE CLARK - How High

06.02.2023

A volte nel pieno dell'inverno il freddo si prende una pausa senza preavviso regalandoci una giornata con temperature molto più alte della media accompagnate da un cielo azzurro completamente privo di nuvole. In quei rari giorni assaporiamo in anticipo la primavera e allora decidiamo di mettere in stand-by il lavoro e ci concediamo un mattinata all'aria aperta. 

Prendiamo la macchina e andiamo fuori città, in campagna per fare una passeggiata lontani dallo smog e dai rumori. L'aria è frizzante e mentre ci addentriamo tra prati e campi respiriamo a pieni polmoni. Ci sentiamo bene e l'immensità del cielo sembra accarezzarci. 

Ci viene voglia di cantare, dimentichiamo per un po' i nostri problemi e il mondo ci sembra un posto meraviglioso. I prati sono di un verde acceso che ci calma e ci tranquillizza e in questo scenario vorremmo non dovere più tornare a lavoro.

Questa scena di assoluta pace ci è stata suggerita dall'ascolto di How High, l'ultimo singolo di Natalie Clark, un brano in grado di instillare un forte senso di tranquillità attraverso le sue melodie ed armonie aperte e solari.

L'artista scozzese ci consegna questo pezzo dall'ampio respiro in cui la sua fantastica voce è l'elemento più importante. L'intera traccia è infatti improntata sulla vocalità e si sviluppa attraverso diverse linee melodiche che si intrecciano e si sovrappongono creando un tappeto sonoro ricco e coinvolgente. 

Il beat che accompagna il pezzo è molto semplice ed ha sostanzialmente il compito di scandire il tempo su cui l'artista può concedersi divagazioni vocali che sembrano libere da imposizioni strutturali obbligate. Anche l'arrangiamento degli altri strumenti ci appare piuttosto semplice e minimale proprio per far risaltare e mettere in evidenza la voce della cantante. 

Il brano comincia con la voce in solitaria accompagnata solamente dallo schiocco delle dita. Già dalle prime note ci sentiamo investiti da questo mood rilassato e ci sentiamo autorizzati a seguire a nostra volta il tempo con le dita. 


Il brano propone un lento crescendo che si manifesta attraverso il moltiplicarsi delle tracce vocali che si inseguono e si ricongiungono creando un movimento circolare che sembra rapirci dolcemente all'interno del suo vortice.

La voce di Natalie è allo stesso tempo dolce e potente ed il suo timbro è chiaro e pulito come un cielo sgombro da nuvole. Le linee vocali si basano su semplici cellule melodiche molto orecchiabili che vengono ulteriormente valorizzate dalla trama musicale che si sviluppa durante il brano.

La parte finale della composizione coincide con un'intensità che ha raggiunto il suo apice e che può ora accompagnarci alla fine del brano con tutta la sua grandiosa semplicità.