MOAT COBRA - DCxPC Live & Dead Vol. 1 Presents Moat Cobra
Esistono generi musicali che non sono fatti per tutti. Chi ha confidenza con il lato più estremo dell'heavy metal sa bene di cosa stiamo parlando. L'hardcore, il death metal, il black metal, il grind e tutte le varianti uscite dalle varie contaminazioni di questi stili. Le band appartenenti a queste correnti sono l'espressione più violenta e brutale della musica che appassiona ed esalta centinaia di migliaia di persone ad ogni latitudine.
Non troverete mai questi dischi come inserti di quotidiani o in antologie a puntate distribuite in edicola. Soltanto determinate case discografiche si occupano, e diremmo anche con grande orgoglio, della distribuzione di questi dischi che rappresentano la diffusione di un verbo schietto e distruttivo.
L'etichetta DCXPC LIVE è una di queste. Questa etichetta si è distinta per aver pubblicato diversi dischi registrati dal vivo al Lou's LMGA di Orlando, in Florida. Tutti gli album rilasciati sotto questa label sono l'incarnazione più pura della musica underground eseguita dal vivo dalle migliori band metal e punk in circolazione.
In questa occasione ci occuperemo della performance del brano Devour della band Moat Cobra registrato il 22 Aprile del 2022 all'ormai mitico locale di Orlando durante la loro esibizione. Il brano è estratto dal disco DcxPC Live&Dead vol.1 che è possibile preordinare dal 14 Luglio 2023.
I Moat Cobra sono una band sludgy, metallic, chaotic, hardcore nata ad Orlando nel 213. Il singolo che stiamo ascoltando è il primo pezzo scritto dalla band dopo l'ultimo cambio di line up che ha visto entrare il bassista Robert Oppenheimer che ha completato la formazione composta da Dave Moreno alla chitarra, Al Serrano alla batteria e Brett Beavers alla voce.
Un suono di feedback apre la registrazione mentre la batteria batte il quattro. Il pezzo parte con un riff introduttivo che mette subito in evidenza la potenza sonora del quartetto. La batteria si fa martellante tra ritmiche pesanti e sfuriate in blast beat. Brett urla come un indemoniato con tutta la ferocia della sua voce.
I riff ed i passaggi trillati di note affondano le radici nella migliore tradizione del genere. Ascoltando il brano immaginiamo il pogo selvaggio sotto il palco farsi sempre più violento mano a amano che il pezzo procede distruggendo tutto quello che incontra. Le parti rallentate hanno un groove incredibile e il brano non lascia il tempo di respirare. Dopo circa due minuti il pezzo si chiude e possiamo sentire il pubblico urlare applaudire.
Un vero concentrato di energia e potenza!