MARGARET DAHLBERG - Tender Purity

10.02.2023

Un pittore ed un musicista sono due figure che hanno più di un elemento che li accomuna. Anche se con mezzi diversi, entrambi raccontano storie. Il musicista lo fa attraverso i suoni, costruendo melodie ed armonie che sono in grado di suscitare emozioni ed impressioni. 

Il pittore raggiunge lo stesso scopo, ma lo fa attraverso la rappresentazione grafica di forme e colori. In entrambi i casi, quello a cui assistiamo è la messa in scena dell'interpretazione personale dell'artista di un determinato soggetto e in quanto tale è subordinato alla sensibilità particolare del suo autore. 

Quando osserviamo un ritratto o ascoltiamo un brano che che si ispira dichiaratamente ad un soggetto specifico, quello che emerge e ci colpisce è il tratto che l'artista ha voluto enfatizzare, ritenendolo in un qualche modo peculiare e distintivo.

Alla luce di queste considerazioni, la scelta dei colori e delle ombre per un pittore e delle note e dei silenzi per un musicista rappresentano un lavoro di cesellatura in cui il superfluo è stato eliminato e in cui il messaggio comunicato si rivela per sottrazione.

Tender Purity è l'ultimo brano rilasciato da Margaret Dahlberg e si tratta di un pezzo strumentale che le è stato ispirato dalla vita e dalle battaglie personali che una sua cara amica (a sua volta musicista) si è trovata ad affrontare. La persona involontariamente coinvolta nel processo creativo, ascoltato il brano, è riuscita a riconoscersi, commuovendosi, nelle affascinanti melodie che dominano la traccia. 

Come in un ritratto assolutamente realistico, l'autrice è riuscita a cogliere quegli elementi distintivi della persona ispiratrice del brano ed a tradurli in una melodia evocativa di quel carattere e di quella personalità.

Questo intenso brano inizia con delle lunghe note eseguite dal violoncello che sembrano introdurci lentamente all'interno di un racconto molto intimo. Il pianoforte esegue le prime note, che si concretizzano in accordi aperti lasciati a risuonare. 

Il tema eseguito dal pianoforte ha un ampio respiro ed i silenzi tra le note sono riempiti dai vibranti e persistenti archi che si producono in un tappeto sonoro che sorregge l'intera struttura del brano. Intorno al terzo minuto di esecuzione, il pianoforte abbandona i suoi interventi pausati per esibirsi in una melodia più complessa e brillante che si sviluppa mantenendo intatto il mood sospeso che ha marcato il pezzo fino a quel momento. In maniera progressiva anche la parte degli archi si fa più dinamica. 


Arrivati al quinto minuto c'è una sorta di frenata emotiva che ci porta ad un momento di tensione in cui il pianoforte si ferma per poi proseguire il suo dialogo. Gli archi si fanno aspri, quasi dissonanti.

Nella nostra interpretazione questo episodio simboleggia le avversità che osteggiano una personalità sensibile. Il pianoforte continua a cantare nonostante l'incombenza di queste note gravi ed una volta esaurito il suo tema gli archi si allontanano sconfitti, in silenzio, sfumando.

Un bellissimo componimento in cui è possibile apprezzare sia la tecnica che la scrittura di un'artista dotata di grande sensibilità e talento.