LETHIA'S NATORIUM - Scarecrow

29.04.2023

L'adolescenza è un'età molto importante per la formazione di una persona. E' in quel delicato periodo che si comincia ad uscire dal nido e ad approcciarsi al mondo esterno. Lì fuori si cominciano a frequentare in maniera più intensa gli amici di entrambi i sessi e sempre in quella fase c'è un primo approccio alla propria sessualità. Purtroppo però il mondo esterno è fatto anche di pericoli e di ostilità, uno su tutti è il fenomeno del bullismo. 

Gli insulti e le aggressioni verbali e fisiche possono condizionare pesantemente la vita e la psiche di chi diventa bersaglio di questi atti di violenza che si traducono in uno stato di perenne ansia e di conseguente isolamento sociale. Chi ha avuto la fortuna di non sperimentare sulla propria pelle l'impatto emotivo di questo fenomeno non può capire quanto possano essere drammatiche le conseguenze per una persona emotivamente fragile.

Le considerazioni in apertura di questo articolo ci sono state ispirate dall'ascolto del nuovo singolo del progetto musicale Lethia's Natorium intitolato Scarecrow. Pena Hughes-John è l'artista dietro questo progetto in cui da voce al lato più punk e rock della sua personalità.

Nel brano Scarecrow la musicista affronta il tema del bullismo, indagando i sentimenti e le emozioni provate da chi è o è stato vittima di questo fenomeno purtroppo molto diffuso. Il linguaggio musicale utilizzato in questa traccia è un'interessante commistioni di generi tra cui troviamo il punk, il rock ed il reggae.

Musicvertising-Banner.jpg

Una rullata di batteria ci introduce al riff principale costituito da pochi accordi scambiati in pieno stile punk-rock. Il suono delle chitarre è pesante ed il tempo di batteria picchia duro. La linea vocale in questa sezione sembra citare la melodia portante del brano John Brown in una sorta di richiamo alla fratellanza e all'uguaglianza. La canzone continua con una sezione in stile reggae con il suo caratteristico accompagnamento di chitarra in levare. Dopo questo episodio torniamo all'impatto aggressivo di apertura a cui viene aggiunto un nuovo strato sonoro costituito dalla chitarra solista che si produce in soli di ispirazione blues-rock che enfatizzano il cantato.

La sezione ballabile e quella aggressiva si alternano continuamente nella traccia fino all'arrivo dell'assolo vero e proprio che viene eseguito con tecnica e gusto. Nella seconda metà della traccia scopriamo una nuova sezione in cui un altro riff apre a suggestioni quasi metal che arricchiscono ulteriormente il linguaggio espressivo del brano. Nella parte finale della canzone vengono riproposte per un'ultima volta le due sezioni che hanno dominato l'andamento del brano chiudendo la traccia in modo definitivo.

Quello che ci ha colpito maggiormente di questo brano è stata la capacità dell'artista di creare un collage semantico fatto di suoni, immagini e riferimenti popolari che hanno come comune denominatore il tema della diversità e della tolleranza che vengono portate all'attenzione dell'ascoltatore in modo forte e deciso. Ascolto assolutamente consigliato!