
LA NEED MACHINE - Pourquoi? C'est L'Amour!
"L'amore salverà il mondo!" è una frase famosa della narrativa mondiale legata a Dostoevskij e il suo significato è abbastanza chiaro: l'amore in tutte le sue forme, da quello romantico fino a quello affettivo, si presenta come una forza positiva e salvifica per l'umanità, in grado di superare egoismo, violenze e divisioni.
E probabilmente questa frase ha ispirato i La Need Machine quando hanno realizzato l'album di 10 canzoni "Pourquoi? C'est L'Amour!", un lavoro audace che unisce raffinati arrangiamenti musicali e testi molto toccanti. Questa band di Seattle dall'animo indie rock ha saputo combinare armonie coinvolgenti, melodie orecchiabili e ritmi incalzanti che mantengono viva l'attenzione dell'ascoltatore dal primo all'ultimo pezzo. L'album emana un'energia positiva, quasi euforica, grazie alla sua capacità di affrontare temi universali e di ribellarsi alle norme sociali prestabilite e ai pregiudizi.
L'album si apre con una dolce ballata, "Our Song", un gioiellino supportato dalla voce accattivante di Elise, cantante del gruppo, creando un'armonia sottile ma potente allo stesso tempo. Le chitarre ariose conferiscono un tocco leggero, mentre in sottofondo si sentono distintamente le influenze pop in un'atmosfera sognante. Questa canzone è l'introduzione perfetta per l'album: un delicato mix di morbidezza e profondità.
Il secondo brano è "I Wish I Could Fly", una canzone che seduce con le sue melodie contagiose e le influenze pop-folk che rievocano quella leggera brezza tipica dell'estate. La combinazione di ritmi gioiosi e temi introspettivi rende questo brano un vero inno alla libertà e all'evasione.
C'è poi il "remake" del classico "Over the Rainbow", estremamente toccante sia nella versione acustica che nel suo adattamento pop, che chiude l'album. Dalla fresca e orecchiabile "The Mountain", col suo ritmo coinvolgente e accattivante, a "Maria", con le sue melodie toccanti e affascinanti, ogni brano si trasforma in un'istantanea, una vecchia foto un po' ingiallita che custodisce il suo fascino vintage e umano.
In "Vincent Van Gogh", sesta traccia dell'album, si percepisce qualcosa di straziante, come se le armonie vocali cercassero di curare le ferite del cuore di un artista dimenticato. "These Old Jeans" è un altro brano nostalgico, da ascoltare davanti ad un crepuscolo agrodolce, durante il quale imparare a curare e anche un po' ad amare le nostre cicatrici, perché comunque fanno parte di noi.
L'ottavo brano è "Sardonic Love", una canzone profonda che parla direttamente al cuore, e la nona traccia è "The Hometown Heroes", delicatissima con la sua intro fatta di dolci note di pianoforte. Uno dei punti forti dell'album è la voce di Elise, alla quale è stato diagnosticato l'autismo e che non esita a raccontare il suo percorso con sconcertante sincerità, sfidando le convenzioni del tempo attuale. "Pourquoi? C'est L'Amour!" non solo delizia le orecchie, ma apre un dialogo importante, quello dell'accettazione e della diversità anche nel mondo della musica.