
JOSH TEPPER - Eyes of Jezebel
Immaginiamo di essere un pistolero che vive in una piccola città ad ovest del Mississippi nella seconda metà dell'800. Siamo distesi sull'erba della sconfinata prateria e guardiamo le nuvole nel cielo che, trasportate dal vento, assumono forme in cui riconosciamo animali e persone. Quelle figure sembrano assumere un significato sinistro di cui non riusciamo a capirne il senso.
Si è sollevata una strana brezza che sembra metterci in guardia su un non precisato imminente pericolo. E' come se riuscissimo a percepire la presenza di energie oscure e dannose che stanno per abbattersi su noi per stravolgere la nostra vita. Non c'è niente che possiamo fare, l'unica soluzione è tenere gli occhi aperti e non abbassare mai la guardia con nessuno.
L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dalle parole e dalla musica dell'ultimo singolo di Josh Tepper intitolato Eyes Of Jezebel. In questo magnetico brano indie-rock l'artista new-yorkese utilizza il nome biblico di Jezebel, una donna con un destino decisamente tragico, che viene evocato per identificare quelle energie malevole che entrano nelle nostre vita generando il caos.
Il brano si apre con una melodia della chitarra in stile western che viene ripresa ed arricchita dalla linea vocale. La voce si inserisce come a proseguire il senso di quelle note che disegnano nell'aria un'ambientazione ambigua e misteriosa. Il sound del pezzo si ispira alla musica country, ma la resa finale degli strumenti ci consegna un mood decisamente più elaborato che attinge alle suggestive atmosfere cinematografiche.
Tra le trame del pezzo ci sono dei suoni sinistri e scintillanti che rimangono sospesi nell'aria come pensieri che si materializzano sopra noi e che ci minacciano con la loro oscura ed inquietante influenza. Il ritmo della batteria scandisce implacabile il tempo che si porta avanti con ferma freddezza. L'arrangiamento del resto degli strumenti invece ci avvolge in una nuvola calda e terrosa di matrice organica su cui proiettiamo le immagini evocate dal testo.
Su tutti gli attori inscena nel pezzo svetta la voce di Josh. L'approccio vocale del cantante è naturale e sapiente allo stesso tempo e possiamo apprezzare la sua tecnica di vibrato che impreziosisce la sua performance. La profondità della voce sembra scavare nelle nostre coscienze scosse dall'aria di arcano mistero che impregna la traccia.
Alla fine del brano ascoltiamo nuovamente lo stesso effetto sonoro che aperto la traccia, un emblematico suono che ci ricorda il meccanismo di una pistola che viene caricata, come a suggerire un esito funesto della canzone.
Un brano davvero affascinante che si fa ascoltare con febrile interesse.