Harry Kappen - Time will tell

31.07.2024

Si dice che il tempo è galantuomo e infatti solo il tempo ripaga dei sacrifici fatti e rivela se è stata fatta la scelta giusta o sbagliata. Insomma il tempo mantiene sempre le sue promesse, nel bene o nel male, come suggerisce Harry Kappen nel suo ultimo album "Time Will Tell".

Harry Kappen è un musicista olandese indipendente, produttore e musicoterapista che "gioca" con la musica sin da quando era giovane. Vanta alle spalle una ricca esperienza, avendo suonato con diverse band nei Paesi Bassi e in giro per l'Europa. David Bowie, Paul McCartney, Prince e i Radiohead sono alcuni dei "mostri" musicali che hanno influenzato il suo sound, contaminato anche dalla musica pop e classica scandinava.

Ora che abbiamo conosciuto meglio Harry possiamo passare all'album "Time Will Tell" che comprende 12 canzoni. Si tratta di un'opera autobiografica che esamina i sogni, le paure, l'amore e in generale ciò che il futuro ha in serbo per Harry. Sono tutti temi introspettivi e l'artista si mette a nudo davanti ai suoi ascoltatori, riuscendo così a costruire con loro un rapporto molto intimo e stretto.

"Time Will Tell" è un giro musicale sulle montagne russe, con i suoi momenti tristi e i suoi momenti felici, proprio come nella vita reale. L'album inizia con un pezzo molto profondo, "Cool down", un messaggio forte all'umanità "assuefatta" ad uno stile di vita improntato esclusivamente al consumismo. Questo brano invita gli ascoltatori a rallentare e riflettere su ciò che realmente desiderano dalla vita.

Dopo la morbida "Where the vulcano is awake", con il dolce suono della chitarra a fare da apripista, arriva "One life", una bellissima ballata che parla di quanto il tempo a disposizione con i propri cari spesso è limitato e neanche ce ne accorgiamo, una vera dichiarazione d'amore alla vita.


La quarta canzone, "Go with the tide", come ha ammesso lo stesso Harry è ispirata ad un noto artista del presente, di cui però non ha voluto rivelare il nome. Un piccolo indovinello che spetta all'ascoltatore risolvere: quale artista avrà mai ispirato "Go with the tide"?

E ancora ci sono brani come "Not all of us agreed", una dolce canzone rock che parla di gratitudine, "Time will tell" con le sue delicate linee melodiche e "The freedom inside", il pezzo che chiude l'album rivelando che nascosto dentro ognuno di noi si cela il potere del cambiamento.

Insomma ogni canzone in qualche modo è legata l'una all'altra, dando vita ad un album dove ogni brano si incastra perfettamente creando un flusso musicale continuo. Harry ha rivelato di aver mixato tutte le canzoni in due settimane, un tempo piuttosto breve che gli ha permesso però di dare la stessa impronta ad ogni brano.

L'album, pur essendo una visione introspettiva sulla vita di Harry Kappen, è anche una fotografia della società moderna, con le sue paure e le sue contraddizioni. Ogni traccia ha il suo suono personale, ma si inserisce in una cornice musicale che descrive e racconta la vita di ogni essere umano, che vive le sue esperienze a modo suo.

Ballate rock lente e brani pesanti si alternano con suoni incantatori ispirati al synth pop e pezzi ritmati, un'avvolgente esperienza musicale che evidenzia il potere che ha la musica nell'unire le persone.