DZILL - Sublime

12.10.2022

L'amore è certamente uno degli argomenti più analizzati e narrati nella storia della musica: straziante, euforico, con i suoi ritmi, le sue abitudini, gli alti e i bassi. L'amore è qualcosa che tende a riflettersi come uno specchio attraverso i gesti più disparati e disinteressati nella vita di tutti i giorni. 

Può essere un motore che spinge qualcuno a uscire e cambiare completamente vita e non dev'essere per forza presente, a volte basta solamente la sua promessa. Lo sa bene il personaggio di Jennifer Hudson nel film di Sex And The City, che alla domanda "Perchè sei venuta a New York?" risponde con un semplice quanto intenso "Per innamorarmi."

Proprio di New York è Darren Ziller, in arte Dzill. Dj, produttore discografico e polistrumentista con all'attivo più di cinquecentomila streams su Spotify.

Ha portato la sua la sua musica in sedi come il Museum of Modern Art di New York, cristallizzando la sua stessa arte in luoghi dove l'umanità racconta la sua storia conservandola con lo stesso amore di cui parla il suo ultimo singolo, Sublime.

Due minuti di musicalità trascinante, euforica, dove il sound elettronico è in grado di sposarsi perfettamente con il funk house, in un'unione che riesce a fare da sfondo alla storia che viene raccontata attraverso il testo.


Ed è proprio l'amore l'argomento principale: amare qualcuno talmente tanto da volerlo celebrare in ogni momento, sentendo il cuore scappare via dal petto perché incapace di contenere in silenzio tutto il sentimento che prova. E tutto quello che si prova si può riassumere in una sola parola: sublime.

I'm so in love with you I don't need you to change, you are sublime.

Mentre il brano ci porta a conoscere uno spicchio di felicità nell'incontrare e riconoscere la persona che amiamo, il coro ci accompagna in un crescendo di voci che sembrano quasi darci la conferma del fatto che non abbiamo sbagliato, se amiamo veramente qualcuno non abbiamo bisogno che cambi qualcosa di sé stesso, ma ne accogliamo pregi e difetti perché tutti insieme creano quell'unicità di cui abbiamo bisogno.

Ne abbiamo bisogno non per sentirci metà di qualcosa ma per essere un individuo unico che sceglie di amare qualcuno di altrettanto unico.

In quei due minuti, Dzill scardina gli stereotipi della musica elettronica che la vede relegata a una semplice discoteca e la porta su un altro piano, e in qualche modo è quello che fa anche l'amore con noi poveri esseri umani; ci sposta dalla terra e ci fa camminare altrove, in un luogo dove nulla ci può fare del male, e si può solo godere appieno del sentimento più semplice e spontaneo che possa esistere.