DIRTY MITTS - My Show

20.12.2022

C'è una grossa fetta della produzione musicale dei nostri tempi che è totalmente dipendente dalla tecnologia. Al giorno d'oggi non è quasi più necessario essere musicisti per fare un singolo o un disco, qualsiasi adolescente con sufficienti conoscenze di informatica e di internet può allestire un piccolo studio casalingo in cui sperimentare e comporre musica. 

Nonostante tutte queste agevolazioni, frutto del progresso tecnologico, ci sono, per fortuna, ancora band con gli attributi che scrivono e suonano musica con il solo ausilio delle loro menti e delle loro mani sugli strumenti, musicisti che hanno studiato per raggiungere alti livelli di tecnica e che credono ancora che sia l'energia che solo il suonare insieme può dare, a contare veramente quando si scrive un brano.

I Dirty Mitts sono un quartetto i cui componenti provengono dal Regno Unito, Polonia ed Egitto il cui unico denominatore comune è la passione per il Rock più classico, quello fatto di amplificatori, chitarre elettriche e adrenalina. La formazione si costituisce nel 2022 ed il loro ultimo singolo intitolato My Show è la dimostrazione che si può fare ottima musica senza artifici elettronici e soprattutto senza l'aiuto di autotune.

Il brano comincia con un riff potente in pieno stile anni '80, con il tiro e l'attitudine giusta. Il cantante comincia il suo "sporco" lavoro e la sua voce ha un timbro e una grinta che ci ricorda quella dei grandi del rock. 


Il testo del brano è un vero e proprio inno alla vita On The Roads e alla passione della band per la musica dal vivo, nelle liriche troviamo un invito esplicito a scatenarsi e farsi travolgere dal loro spettacolo,

Il sound del gruppo, trascinante e pulito, ci fa pensare a super band del passato come Judas Priest e Motley Crue. Il ritornello di questo brano risulta orecchiabile al punto giusto e mantiene alto lo standard della canzone.

Gli assoli si ispirano alla migliore tradizione rock-blues e sono eseguiti con tecnica e gusto. La sezione che segue il solo scende di dinamica con le chitarre che eseguono degli appoggiati in cui la voce si prepara a lanciare l'assalto finale.

Con un potente acuto il cantante ci porta alla coda del brano tornando al ritornello che si ripete un'ultima volta prima di congedare la band.

Un pezzo di vero rock, massiccio e potente che ci lascia solo immaginare l'energia che questo combo può avere in sede Live. Ancora una volta non possiamo che gridare: Lunga vita al Rock'n'roll!