DARVAZA WAVE - Bastion Knights

10.03.2023

Il forte e potente suono di un corno risuona per tutta la vallata. L'esercito degli orchi si mette in cammino verso la pianura dove avrà luogo lo scontro con la tribù nemica. Nell'ultimo mese il villaggio è stato oggetto di incursioni e incendi, stupri ed uccisioni. E' arrivato il momento della resa dei conti. I pesanti carri da guerra avanzano lentamente lungo la strada. 

Nere nuvole vanno addensandosi all'orizzonte. In lontananza si sente il fragore di un tuono che preannuncia una forte e violenta pioggia. Le due fazioni nemiche raggiungono quasi contemporaneamente il luogo della battaglia e rimangono lì a contemplarsi a vicenda per un tempo indefinito. Da entrambi gli eserciti si alzano canti di guerra, il massacro sta per avere inizio.

Questo scenario bellicoso che sembra uscire da una pagina del libro Il Signore degli Anelli ci è stato invece ispirato dalle cupe e minacciose atmosfere del brano che apre il nuovo Ep dei Darvaza Wave intitolato Bastion Knight. I Darvaza Wave sono una formazione italiana formatasi nel 2015 e dedita ad interessantissima e cupa miscela di dark, new-wave, gothic, e musica elettronica.

Il disco che stiamo ascoltando è costituito da quattro tracce permeate da un'aura fredda ed oscura in grado di catturare l'attenzione dell'ascoltatore con i suoi suoni taglienti e profondi. Il brano di apertura questo Ep si chiama Hymn For The Knights of Shadows. La traccia inizia con quello che sembra a tutti gli effetti un inno di guerra, in cui la scura voce baritonale del cantante sembra dare inizio alle ostilità. 

 Suoni di synth e pesanti ritmiche di chitarra assecondano il tempo del brano che sembra procedere lento e cadenzato verso il campo di battaglia. Nella seconda metà della traccia c'è una sezione in cui si riconosciamo il rumore del fuoco e di cavalli, come in un villaggio che è stato raso al suolo ed abbandonato. Chiude il brano una sezione strumentale che mantiene alta la tensione della traccia.


Il secondo brano è Gray Braid, una traccia con una forte impronta new-wave in cui la profonda voce del cantante si ispira alla vocalità dei Joy Division. I suoni bagnati di riverbero conferiscono a questa traccia un'atmosfera buia e frastornante, quasi ossessiva.

Senza nulla togliere alla band non possiamo fare a meno di considerare la voce del cantante come un valore aggiunto a questo disco e la terza traccia, Attavyros, ne è l'esempio. Il pezzo comincia con le basse note della voce che bastano da sole a riempire l'atmosfera del brano.

La melodia della canzone sembra ispirarsi alla musica medievale con cui condivide la cupezza severa e oppressiva. Il brano che chiude questo intenso Ep è un remix del loro brano del 2020 Bastion. Il sound di questa nuova versione è molto più pertinente all'atmosfera del disco in cui è inserita rispetto all'originale.

La traccia dura quasi il doppio ed i suoni appaiono più grossi e minacciosi. La brillante oscurità di questo lavoro ci fa desiderare di ascoltare presto altro materiale da questa talentuosa band.