CRUEL PLOY - X's and Ohs

03.12.2025

La musica ha tante anime e ogni artista può dipingerla come vuole.

I Cruel Ploy, band di Hamilton, hanno scelto una strada a dir poco alternativa: la loro musica, metallica e imperfetta, sembra emergere da un mondo dimenticato, ma ricco di sentimenti ed emozioni. Il loro album di debutto, "X's and Ohs", con ben 25 tracce, è un manifesto di realtà assoluta, cruda e potente, senza filtri e senza compromessi.

Hanno registrato l'album in uno studio che loro hanno definito "proibito", dando vita a un suono ibrido e rivoluzionario, che rompe gli schemi. Il processo di registrazione della band si è basato sull'utilizzo di processori malfunzionanti, un inno all'imperfezione che però diventa sinonimo di autenticità e bellezza sonora grezza e affascinante. Questo album è pura ribellione, che sfida i canoni della musica tradizionale.

Ognuno dei 4 membri, Skyler, Pete, Jay e Tammy, ha portato qualcosa di personale nella creazione dell'album. Dalla voce anomala e "corrotta" di Skyler al tocco industriale della chitarra di Pete, fino agli impulsi meccanici di Jay e Tommy, le loro performance musicali underground, meravigliosamente imperfette, sono però estremamente genuine e potenti.

L'album inizia con "Hashtag", caratterizzato da un tono umoristico, pungente e sarcastico, che detta il mood dell'intero progetto. Tra i 25 brani si distinguono tracce brevi e incisive come "Your Face" e "Piece of Shit", e altre più elaborate come "Boyfriend". Il filo conduttore di tutti i brani è uno splendido caos, che emerge in canzoni come "Jelly".

Ogni traccia sembra creata per sorprendere, spiazzare, sconvolgere e provocare, seguendo un concetto di caos ordinato in cui ogni strumento musicale trova il suo posto. "X's and Ohs" si diverte a costruire un mix tra provocazione e introspezione, generando confusione emotiva, ma spingendo l'ascoltatore a guardarsi dentro.

Tra i brani più anticonvenzionali e provocatori spiccano "Funny How?" e "Sounds Like a You Problem", che attaccano le convenzioni sociali con riff taglienti e strofe sarcastiche, come a non volersi prendere troppo sul serio. Altre tracce, come "Disorder" e "Stoic", si tuffano invece in territori più oscuri e vulnerabili, dove perdersi e poi ritrovarsi. Questa ricerca di equilibrio, tra agitazione e riflessione, dona all'album una profondità inaspettata, rendendolo un prodotto lontano dalle produzioni patinate, spesso più piatte e prevedibili.

Denso e irriverente, "X's and Ohs" è una boccata d'aria fresca in un panorama musicale sempre più appiattito. I Cruel Ploy non scelgono la strada facile: osano, rompono le regole, puntano su un'innovazione ribelle che lascia l'ascoltatore in uno stato quasi confusionale ma catartico, invitandolo ad andare oltre i propri limiti e rischiare.