
CRAIG SMALL MUSIC - Sunkiss
Hai presente quelle atmosfere psichedeliche degli anni '60, tramite le quali lasciarsi andare a trip mentali dove niente era precluso e si poteva viaggiare liberamente con la fantasia verso nuovi mondi? Ecco, ora prova a reimmaginare quelle atmosfere, altrettanto fumose e psichedeliche, ma in chiave moderna, con chitarre e bassi pronti ad accompagnarti in un mondo di mistero e fantascienza. Questo è il mondo di Craig Small Music, che ha fatto prepotentemente irruzione sulla scena musicale mondiale con la sua sensuale "Sunkiss".
L'artista è originario della cittadina di Katoomba, in Australia, e ha scritto il brano completamente da solo, mettendo in mostra tutto il suo talento nella scrittura e nella creatività musicale. Con influenze che vanno dai Red Hot Chili Peppers ai Faith No More, Craig Small Music si diverte a mixare linee di basso distorte e suoni di chitarra psichedelici che conquistano e catturano l'attenzione dell'ascoltatore.
"Sunkiss" è introdotta da un groove di basso grintoso e leggermente distorto, che crea un tono misterioso e quasi sinistro, una sorta di gancio per destare l'attenzione dell'ascoltatore e portarlo nel mondo di Craig Small Music. Nel suo ritmo si percepisce qualcosa di magnetico e ipnotico, una sottile tensione che permane per tutto il brano, come a voler tenere costantemente l'ascoltatore sulle spine, in una condizione di suspense continua.
Dopo le note che brillano sullo sfondo subentra la voce sussurrata dell'artista, che aggiunge ulteriore calore e intimità alla canzone, come se si stesse condividendo un segreto inconfessabile. La produzione ha qualcosa di futuristico e, soprattutto nell'intro, si possono percepire le contaminazioni di band come i Depeche Mode.
Pur rifacendosi ai pionieri del noir elettronico, "Sunkiss" non imita, ma reinterpreta una musica che risuona moderna e contemporanea, anche se con un occhio rivolto al passato. L'arrangiamento è minimalista, eppure sotto la superficie ribollono emozioni molto profonde.
L'atmosfera è nebbiosa e sensuale, costruita sapientemente dalle sovrapposizioni di sintetizzatori e da una sezione ritmica stabile e imprevedibile allo stesso tempo. Nessun suono è messo lì a caso, ma ognuno trova il suo posto in questa canzone in un mix equilibrato e gradevole: dai delicati tocchi delle percussioni fino alle profonde pulsazioni del basso.
"Sunkiss", man mano che si sviluppa, diventa sempre più ipnotico, con le texture che si evolvono con eleganza cinematografica. Potrebbe essere infatti la colonna sonora di un film di fantascienza post-modernista. Nel finale emerge un assolo di chitarra acuto ed emozionante, che spinge il ritornello finale con rinnovata energia.
È un brano che fonde tecnologia ed emozione, luce ed oscurità, sa essere seducente, moderno e leggermente malinconico. Un universo sonoro che vale la pena vivere e ascoltare.
