COMA BEACH - Passion/Bliss

28.01.2025

Se parliamo di rock allo stato puro, ci sono leggende che hanno lasciato il segno, dai Joy Division ai Cure fino ai Sex Pistols, che hanno tracciato la strada seguita da molti "adepti". 

Su questa strada che porta direttamente alla cattedrale del rock si sono incamminati anche i Coma Beach, gruppo tedesco originario di Wurzburg dallo stile punk rock/alternative rock che tocca temi sensibili e ruvidi come la solitudine, la rabbia e la sofferenza.

La loro musica si colloca a metà tra l'intenso e il redivivo vigore punk e le vibrazioni malinconiche dell'alternative rock. I testi dei Coma Beach sono fortemente ancorati alla disperazione esistenziale, alla satira tagliente e alle ispirazioni letterarie a mostri sacri come Samuel Beckett, William Shakespeare e Arthur Schopenhauer.

Insensatezza della vita, irrazionalità dei conflitti umani e il peso del pessimismo estremo sono i temi affrontati nei loro album, compreso l'ultimo EP "Passion/Bliss", che va al di là della semplice esibizione artistica e musicale e si trasforma in una sfida intellettuale. Nelle 5 tracce dell'album, strettamente intrecciate tra di loro, dominano riff di chitarre feroci, linee di basso pesanti e una batteria tumultuosa e indomita.

L'EP comincia con "Passion – Single Version", una canzone che apre il sipario malinconico con chitarre ritmiche che lentamente accompagnano in un mondo di caos. L'assolo di chitarra lamentoso regge la scena con la sua emotività e crudezza. Nella seconda metà della canzone il ritmo si fa più veloce, mentre la voce roca e rustica diventa la forza trainante del brano, che risulta disordinato e ipnotizzante.

Con la seconda canzone, "Bliss – Single Version", c'è una netta sterzata verso un rock alternativo ancora più pesante. I cambi di ritmo aumentano la drammaticità della canzone, con una batteria sempre più intensa che avanza implacabile e note di chitarre pesanti come macigni.

Nella terza traccia, "Astray (Fallen Angel)", a dominare la scena è una batteria pesante, accompagnata da un assolo di chitarra che irrompe improvvisamente, conferendo un'atmosfera epica grazie anche alle voci stratificate, in un territorio quasi goth punk.

"Nothing Right – Original Version" è il quarto brano che catapulta direttamente l'ascoltatore nell'atmosfera vintage del punk, con linee di basso metalliche e l'assolo di chitarra che irrompe prepotentemente. Una canzone che canalizza pura rabbia con un sound punk vecchia scuola.

La tappa finale è "The Final Door – Radio Edit", un brano breve e veloce che non dà tempo di respirare, il modo migliore per chiudere l'EP con una scarica di adrenalina senza filtri.