CALL IN DEAD - Patriarchy
"Patriarchy", s'intitola così il nuovo brano dei Call in Dead.
Un minuto e 05 di pura energia, quasi follia musicale.
Definirlo genere Punk sarebbe riduttivo. Ci troviamo di fronte a suoni e voci sapientemente esasperati come una forsennata corsa verso l'ignoto, ritmica veloce e sonorità dure e severe.
Già dal primo ascolto è facile rimanere sorpresi e coinvolti in un mondo parallelo di sfogo e ribellione.
Un progetto acustico molto interessante e passateci il termine... decisamente "cazzuto", non solo da ascoltare ma da guardare con la mente e assorbire con l'anima (meglio se avete un'anima rock!).
All'interno di questo minuto ci sono tante sperimentazioni Metal e punk di tipo tradizionale a cui si aggiungono quelle più innovative e alternative, creando un gioco di suoni e immagini a cui è difficile sfuggire.
Nel videoclip ufifciale una performance della band sullo sfondo e lo scorrere dei versi in primo piano con un font perfettamente in sintonia con il concept del brano: rosso, stilizzato, spigoloso. Versi dai toni duri e provocatori:
"Don't cry, don't think, be a man"
"Don't fear, don't love, just hate be a man"
"Beat his Fucking Ass. You hit like a girl"
"Grow a fucking pair"
Un brano duro, punk e originale.
Ai posteri l'ardua sentenza...