BAND W/O BAND - Get Down

19.11.2022

I Band W/O Band sono una formazione composta da un solo elemento Marc, cantante e polistrumentista che, ispirato dal Nu Metal e dall' Industrial, ha creato questa incarnazione del male il cui nome per esteso è Band Without Band. Questa creatura possiede una personalità incline al mistero e con una buona dose di misantropia più o meno celata.

In questa canzone ci sono chiari rimandi a quelli che sono i canoni dei generi sopracitati, ossia chitarroni distorti, rumoristica, grooves pesanti e rallentati, voce scream e un attitudine decisamente anticonformista e sovversiva. In tutto questo bisogna riconoscere a Marc una certa dose di personalità, sia nella scrittura, che negli arrangiamenti.

Il brano comincia con un riff in sordina mentre dei suoni elettronici riproducono un giro di note allucinato che fa da preludio all'inferno sonoro che ci attende. Da lì a pochi secondi infatti esplode il pezzo col riff iniziale che si prende tutto il volume che gli occorre e comincia a pestare le sue note con un groove molto intenso enfatizzato dall'accordatura bassa degli strumenti.

Inizia il cantato che invece di essere urlato come ci si aspetterebbe in questo genere è quasi sussurrato, svelando un timbro molto interessante che ricorda un po' la vocalità di Johnatan Davis dei Korn o quella di un Marlyn Manson nei momenti più riflessivi. Il ritornello, ossessivo, è cantato con un altro registro vocale, quasi sacerdotale, come a sottolineare il tessuto musicale che incalza. 


La struttura strofa ritornello si ripete e dopo il secondo passaggio del chorus si approda ad uno special rallentato in cui la voce cambia nuovamente impostazione e che si esprime questa volta su toni decisamente più metal. La seconda metà della canzone ci porta un cambio di tempo e di riff che rappresenta un'importante svolta nell'economia del brano. Con un altro riff di passaggio arriviamo all'ultima strofa, interpretata con il timbro vocale delle precedenti, al termine della quale il brano si chiude sulle noti iniziali.

Il repentino cambio dell'impostazione della voce ci fa tornare in mente i dischi di King Diamond in cui anche il frontman Danese usava diversi timbri e registri a seconda delle varie sezioni dei pezzi. Un accorgimento, questo, che dà l'impressione di avere più cantanti nella stessa band, ma che in realtà significa che il vocalist è molto bravo.

Questa impressione persiste anche nel suggestivo video promozionale in cui tra fiamme, esplosioni, scenari apocalittici e coreografie di demoni, figura una diversa maschera per ogni timbro vocale utilizzato. Nel video, che ha anche venature horror molto efficaci, ne contiamo cinque.

In conclusione questo brano è davvero coinvolgente ed accattivante.