AVA VALIANTI - Distant

27.05.2025

Due amiche crescono insieme sin da bambine, organizzando pigiama party e condividendo le prime cotte e le prime delusioni d'amore. Più che amiche sono sorelle e il loro rapporto sembra indissolubile, destinato a durare per sempre. Poi però succede una cosa che non vorremmo capitasse mai: si cresce e, crescendo, subentrano altre priorità che tendono un po' ad indebolire quell'amicizia che sembrava indistruttibile. 

Purtroppo per tanti motivi le due amiche si allontanano e capiscono che quel rapporto che avevano non tornerà mai più.

Sembra un film già visto, vero? Questo però non è un film e succede purtroppo spesso nella vita reale. Ed è proprio questo il nocciolo narrativo di Ava Valianti nella sua ultima canzone "Distant". Nonostante i suoi 15 anni, Ava dimostra una straordinaria maturità artistica, anche nei testi. "Distant" è un viaggio nostalgico e straziante nell'amicizia, tanto crudo quanto autentico.

Sin dalle prime note e dalle prime parole Ava sfodera la sua abilità poetica, con tutta la freschezza di un'adolescente, e manda subito un messaggio riflessivo: "Ti conoscevo come il palmo della mia mano sinistra e della mia mano destra, l'unica persona al mondo che potessi sopportare, non una sola in questa dannata città che capisse i miei piani, ma tu avresti resistito…".

Parole agrodolci che raccontano un'alchimia unica che si può trovare solo tra due amiche, ma l'utilizzo del passato lascia intendere che quell'amicizia ormai non esiste più. Ava dedica questa canzone alla sua migliore amica, con la quale divideva tutto, ma dalla quale ormai si è allontanata da tempo. L'artista si chiede quali sono stati i motivi che hanno raffreddato il loro rapporto, rendendo complessa addirittura la loro comunicazione.

La narrazione trasmette un senso di dolore, ma anche di realismo, poiché chiunque di noi si sarà trovato probabilmente in una situazione del genere almeno una volta nella vita. "Distant parla di quella silenziosa tristezza che proviene dal perdere qualcuno senza combattere" – confessa Ava, anche se a volte la colpa non è di nessuno: le persone alle quali teniamo si allontanano e basta, senza che ci sia un perché o un colpevole.

Fa parte della crescita, anche se fa male. Benché il testo affronti un argomento triste e complesso, il ritmo animato conferisce alla canzone una forte energia dal sapore estivo, un invito a sorridere nonostante la tristezza. Il brano si conclude con un'accettazione agrodolce: le cose belle possono finire, ma niente e nessuno ci impedisce di volare lì con la memoria quando abbiamo voglia di ricordare qualcosa che nessuno potrà portarci via.