ARLISTON - Even In The Shade

29.11.2022

E' bello a volte allentare la presa, concedersi un momento solo per noi. Tornare a casa e sedersi sulla poltrona o sul divano con le luci basse, prendere un libro in mano ed immergerci nella sua lettura immedesimandoci con le storie e le avventure di personaggi fittizi creati unicamente per noi. 

Tramite la lettura di queste storie e racconti ci poniamo involontariamente in un ruolo che somiglia a quello di Dio. Dall'alto osserviamo queste storie e questi avvenimenti giudicando le azioni e le reazioni dei protagonisti alle difficoltà che incontrano. In questo processo spontaneo riusciamo inconsciamente a capire meglio anche noi stessi e la nostra vita perché abbiamo la possibilità di vedere come reagirebbe il prossimo davanti alle avversità che l'esistenza gli presenta. 

Essendo i protagonisti lontani da noi possiamo avere uno sguardo di insieme non coinvolto sulle loro vite e magari in virtù di questa condizione disinteressata, essere in grado di suggerire soluzioni imparando a nostra volta qualcosa che può tornarci utile ed aiutarci in futuro.

Questa straordinaria capacità che ci dona il piacere della lettura possiamo riceverla anche dalla musica. Le stesse sensazioni che proviamo leggendo possiamo provarle attraverso l'ascolto delle parole di una canzone, in cui accompagnati da suoni ed atmosfere veniamo ugualmente in contatto con storie e spaccati di vita che possono, come un libro, insegnarci qualcosa su noi e sulla natura umana.


Un disco che sicuramente può assolvere a questa funzione è Even In The Shade degli Arliston, un album interamente costruito su atmosfere intimiste e riflessive che pervadono l'ascoltatore con melodie dolci e cariche di emotività.

Nelle parole del cantante questo album è una sorta di sfida ad andare avanti con le proprie forze, alla luce della nuova condizione della band. Il gruppo infatti passa da essere un trio, a divenire un duo, dopo che il loro batterista decide di lasciare la band (anche se in termini amichevoli e pacifici), ed il sound di questo nuovo disco ne riflette la nuova filosofia. In occasione di questa uscita infatti gli Arliston si orientano verso sonorità più soft in cui c'è un utilizzo più ampio di synths e tastiere.

Va da sé che i pezzi che compongono l'album siano più immediati e spontanei, non esattamente minimali, ma sicuramente più ermetici, almeno per quello che riguarda gli arrangiamenti.

La voce ed i cori, particolarmente accurati in questo nuovo lavoro, ricoprono un ruolo più ampio ed importante per l'economia dei brani rispetto al passato. Il risultato finale è un disco molto coinvolgente che ci tocca ed accarezza con la sua sincera semplicità ritrovata.