ARI JOSHUA - Meeting Of The Minds

13.04.2023

Esiste una specie di strana alchimia che si forma quando menti e spiriti affini si riuniscono. La musica può essere un grande catalizzatore di energia in grado di dare voce al turbinio di emozioni ed intuizioni che è alla base dell'atto creativo. 

Come in un composto che vede l'aggregazione di più elementi per ottenere una specifica reazione chimica è possibile assistere alla creazione di nuove forme di espressività riunendo in un unico ambiente la maestria ed il talento di musicisti esperti ed ispirati che si stimolano a vicenda in un dialogo polifonico fatto di note e suoni. 

La suggestione del momento e la vibrante magia che sembra inondare l'ambiente come una nebbia vitale e luminosa sono il carburante per l'espressività creativa che sembra sgorgare spontanea in quella condizione occasionale.

Le parole che hanno aperto questo articolo erano le uniche possibili per presentare il nuovo disco del chitarrista Ari Joshua intitolato Meeting Of The Minds, un esperienza sonora incredibile, frutto dell'incontro e del confronto tra grandi musicisti riuniti per dar voce al proprio spirito creativo e alla loro ispirazione.

L'ensemble di musicisti che si è riunito per dare alla luce questo strabiliante lavoro è costituito da John Medesky alla tastiera, Billy Martin alla batteria e Jason Fraticelli al basso. Il titolo dell'album sintetizza l'essenza di questo disco in cui assistiamo ad una sorta di brain-storming artistico in cui ogni musicista prende a turno la parola per dare voce a quel flusso di idee incontenibili che strepitano per uscire fuori.

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Il disco che stiamo ascoltando è composto da ventotto brani in cui assistiamo ad un campionario di suoni e suggestioni che si inseguono e si ripetono rinnovando di volta in volta la propria partecipazione ad un processo purificante della coscienza che si manifesta attraverso il fluire libero di frasi e parole. Libertà è probabilmente la parola chiave per compenetrare il significato di questo esperimento in cui è possibile entrare in comunione con la sensibilità artistica delle parti coinvolte che si intersecano senza filtri una sull'altra senza modificare o sminuire l'essenza delle singole componenti.

L'atmosfera che si percepisce e di grande rilassatezza come in una conversazione tra amici di vecchia data che rievocano a turno le esperienze più significative della loro vita condivisa. L'unico filo conduttore che lega insieme le varie composizioni del disco è l'assoluta mancanza di formalità accademica che viene sostituita da un linguaggio musicale scevro dalle convenzioni tradizionali che si traduce in pura creatività. Un ascolto obbligato per tutti gli amanti della sperimentazione sonora che troveranno in questo disco quanto non si sentiva da tempo immemore.