ANDREA PIZZO AND THE PURPLE MICE - We Are All Bots

17.06.2025

Hai presente quando stai navigando su Internet e, per procedere ad un'operazione, devi cliccare sulla spunta "non sono un robot?".
Meccanicamente clicchiamo su quella spunta, convinti di non essere robot, ma esseri umani. Ma ne siamo così sicuri?
Non siamo diventati automi, che fanno gesti ripetitivi, senza neanche sapere il perché?
In tale ottica forse siamo davvero dei robot, programmati per fare una serie di azioni senza più alcuna coscienza umana.

Questo è il mondo distopico, ma in fondo non così lontano dalla realtà, in cui ci catapultano Andrea Pizzo and The Purple Mice, un progetto musicale e narrativo che fonde musica rock, filosofia, scienza e fantascienza.
L'ultima uscita della band si chiama "We Are All Bots", un concept EP di 3 brani che si interroga su alcune delle tematiche più attuali del momento: dalla dipendenza digitale al futuro dell'umanità fino al sogno di immortalità.

Il primo brano, "We Are All Bots", è un'esplosione electro-rock con bagliori synth-rock.
Da un punto di vista narrativo la canzone prende in giro la nostra schiavitù digitale.
Il testo ruota intorno alla dipendenza dal telefonino, o da qualsiasi dispositivo tecnologico, senza il quale rischiamo addirittura di perdere la nostra essenza.
Ma come siamo arrivati a questo? Come abbiamo fatto a rendere le nostre emozioni degli algoritmi?

Forse siamo davvero tutti robot, androidi programmati per vivere l'ombra di quella che era un tempo la vita reale.

"To the Space and Beyond" ci porta invece in un'atmosfera spaziale, una composizione sinfonica-elettronica che si interroga sul futuro dell'umanità nello spazio profondo.
Se nella prima canzone dominava un battito robotico, in questa seconda traccia prendono il sopravvento archi crescenti e arpeggi di synth, che proiettano l'ascoltatore in uno spazio metafisico, come se si stesse preparando il lancio di un'astronave.
Sembra quasi di sentire il vuoto infinito che ti fissa, e tutto questo è drammatico, inquietante, profondamente sconcertante.

L'ultimo brano è "Eternità", un pezzo operatic pop drammatico che affronta temi profondi come l'immortalità, o meglio, la sua maestosa quanto effimera idea.
Il testo è cantato con una piena grandiosità teatrale, archi travolgenti e voci profonde che ti obbligano a sederti e a contemplare la vita che ti scorre davanti.
Tutto è così assurdo, surreale e magnifico!

"In un futuro prossimo – spiega Andrea Pizzo a corredo della presentazione dell'EP – gli umani non sapranno più se sono ancora umani. Questo EP è la colonna sonora di quel futuro. Tra battiti digitali e voci immortali, 'We Are All Bots' racconta ciò che potremmo diventare. O forse… ciò che siamo già".